Sempre più agenzie di comunicazione si stanno rendendo conto che non esistono solo i giornalisti per diffondere contenuti su web. Ci sono attori paralleli, che per hobby o professione, scrivendo su uno specifico argomento riescono a generare conversazioni e relazioni all’interno della loro comunità“. Inizia così il post di Gina Gulberti dell’agenzia, specializzata in reputazione online, Augure. Queste persone sono chiamate impropriamente “influenzatori”, di fatto sono persone che disponendo di una buona visibilità nei social network e nelle SERP di Google, di fatto riescono a posizionare un prodotto o servizio, meglio di quello che potrebbe fare l’azienda con il proprio blog aziendale.

Chi è l’influencer?

Proprio come dice Gina nel suo post: L’influencer non è una celebrità. E ‘semplicemente, una persona attiva nel mondo online, che ha voluto specializzarsi in una specifica materia, scrive e produce contenuti su questo campo e genera delle reazioni all’interno della propria comunità online. La definizione di influenza online passa attraverso tre criteri :

  • Esposizione: pubblico potenziale sulle proprie reti sociali e nei media in cui comunicano
  • Echo: capacità di divulgazione sui temi che copre (propria o di riflesso)
  • Share of voice: livello di partecipazione / interazione con la sua comunità

Secondo l’autrice le aziende dovrebbero crearsi un gruppo di influenzatori della rete con cui dialogare e avere scambi in modo da coordinare una strategia comunicativa. Consiglia di non focalizzarsi solo su quelli più popolari, spesso sono oberati di lavoro, meno accessibili e non presteranno la dovuta attenzione. Definendo una lista equilibrata di persone influenti nei mesi successivi si dovrebbe riuscire a coinvolgerli nelle attività e ottenere i loro favori.

Coinvolgere l’influencer

Secondo l’infografica prodotta da Augure ci sono tre step necessari per poter includere un influencer nelle strategie comunicative aziendali.

  1. Indentificarlo. Attraverso tool di monitoraggio oppure facendo ricerche sul web e social individuare chi sono gli attori più influenti
  2. Seguirlo. Una volta identificato tenerlo sott’occhio per un determinato periodo di tempo per capire se il modo di porsi e le sue prese di posizione sono compatibili con le esigenze aziendali
  3. Contattalo. Ogni influencer ha un prezzo e spesso sono persone che parlano di un determinato argomento anche solo per puro interesse. Spesso li si può convincere attraverso la fornitura di notizie in anteprima, inviti ad eventi esclusivi, live twitting, corsi gratuiti e materiale omaggio. Per quelli più professionali serve altro per coinvolgerli. Tutto dipenderà dal vostro settore e dal numero di persone influenti e dal potenziale comunicativo che metteranno a disposizione.

Questa è una breve panoramica, per avere chiari i punti chiave della strategia con gli influenzatori, vi consiglio di leggervi il post. L’infografica prodotta da Augure: influencer