Internet non può essere considerato un medium di massa. Ha troppi canali, troppa interazione, vista l’enorme frammentazione di chi vi partecipa, che sceglie il canale o il medium più adatto alle proprie esigenze o quello che conosce meglio. È difficile adottare uno schema sempre valido per la promozione.
Internet è considerato dai più come un luogo in cui tutto è possibile, in cui un’azienda può ribaltare le proprie sorti in meglio, in cui una persona può ottenere facilmente notorietà e opportunità. Internet è, per la maggioranza, il luogo in cui ci si promuove gratis e in modo veloce.
Proprio qui sta il “paradosso di Internet”, come lo chiama Massimo Petrucci, con cui ho avuto un recente scambio sulle visioni che hanno i clienti rispetto a questo mezzo promozionale.
Promuoversi su Internet non è veloce né tanto meno gratis. Forse è accaduto in passato agli albori della tecnologia quando, sfruttando falle di sistema, che ora sono state ampiamente rattoppate, si è beneficiato di un breve momento di visibilità. Oggi questo è impossibile.
La forma mentis degli imprenditori o di chi vuole ottenere benefici da Internet, tuttavia, è ancora legata all’idea stereotipata di medium che forse non è mai esistita. La comunicazione è un terreno su cui coltivare l’attenzione, la reputazione, la convenienza e intercettare il bisogno della controparte. Ogni volta che eviti il giusto in favore del facile crei un’illusione a te stesso e ti poni all’interno di un modello inconsistente di vaga promozione.
Hai un modo corretto di promuoverti se lo vuoi. Puoi modellare te stesso, la tua azienda e i tuoi prodotti per far comprendere all’acquirente che lo scambio è a suo vantaggio. Puoi essere il garante di quello che offri, a costo di rimetterci. Devi sedurre il tuo cliente con attenzioni inaspettate. Puoi essere onesto e apparire umano dove il resto dei concorrenti comunica per slogan.
Da dove si inizia? Parti da chi conosci, da chi si è fidato di te in passato, ricordagli che esisti e che lui è ancora importante per te. Mettilo al centro della tua attenzione e coinvolgilo attivamente nella tua comunicazione. Dona, senza sperare in un ritorno a breve termine. Puoi essere rivoluzionario, efficace e amato, se percepiscono che hai stile, che sei etico e premuroso. Internet non è un medium di massa, è il luogo in cui puoi (e devi) sedurre ogni singolo collegamento con una cura maniacale.
Buongiorno Riccardo, sto leggendo il tuo ultimo libro e voglio dirti ciò che ho percepito appena ho aperto l’involucro che lo conteneva. Non ho avuto la sensazione di aver comprato un libro o qualsiasi altra cosa, ma di aver ricevuto un regalo scelto con cura e solo per me. Le mie mani hanno toccato la copertina, sfogliato le pagine e toccato un carta piacevole al tatto, i miei occhi hanno visto un oggetto esteticamente bello, impaginazione e caratteri scelti con cura, frasi e citazioni messe in evidenza che hanno acuito il mio desiderio di iniziarne presto la lettura e metterlo in una posizione privilegiata perché anche altri potessero godere della sua fattura come un’opera d’arte. Certe cose non si fanno per caso, ma sono il frutto della passione per il lavoro che fai, della dedizione che ci metti e di un talento speciale che poche persone possiedono. Empatia! Sei riuscito a scrivere un libro importante con contenuti alti, professionali ed etici aggiungendo un valore unico.
Non si può leggere d’un fiato la tua opera, ogni capitolo deve essere assimilato e studiato perché è scienza.
Grazie Riccardo per essere ciò che insegni.
Grazie Giovanna, sei gentilissima e molto generosa nel condividere quello che pensi. Grazie!
La cosa fantastica del marketing online è proprio ciò cui accennavi alla fine, Riccardo. Con le automazioni è possibile raggiungere livelli di precisione altissima e polverizzare la clusterizzazione in maniera capillare. Quello che però non si capisce è che, per raggiungere questi risultati, sono necessarie strategie che coinvolgono tantissimi mezzi di comunicazione. Spiegare la necessaria integrazione tra domanda latente e consapevole, tra SERP e Social, è forse la sfida più dura che abbiamo.
Verissimo, significa “formare il mercato”
Vorrei fare il sito web
Fallo amico!