La rivoluzione in atto ha colto quasi tutti alla sprovvista, solo sette anni fa non esistevano gli smartphone e per accedere al web dovevamo utilizzare computer e portatili più ingombranti di quelli attuali. Sono bastati pochi anni di evoluzione tecnologica per coinvolgere metà della popolazione in una nuova forma di conversazione, in cui tutti possono accedere e diventare essi stessi fonti e influenzare le decisioni altrui.
L’amico Enrico Giammarco ha pubblicato un libro, “L’uomo digitale. Oltre il dualismo tecnologico“, in cui analizza le trasformazioni in atto e ci introduce nel prossimo futuro.
Le domande che l’autore si pone e a cui cerca di dare una risposta sono molte:

“Che ne sarà dell’essere umano? Come sarà l’uomo digitale? Nessuno sembra mai porsi questa domanda. Tutti impegnati a disegnare lo scenario, nessuno affronta quesiti sul protagonista. Eppure molto di come vivremo questa transazione, dall’ottimizzazione dei vantaggi alla minimizzazione dei disagi, dipenderà da chi terrà il timone nell’ultima fase della traversata.”

Come afferma l’autore, la tecnologia e la rete sono trasversali e impattano su tutta l’attività umana. Rendendoci al tempo stesso consumatori, prodotti e media. Siamo pronti ad un cambiamento così epocale e a gestirlo?