Mentre il ceo di TripAdvisor, Steve Kaufer, annuncia gli ottimi risultati del portale di recensioni turistiche che vede nel secondo trimestre 2013: ricavi aumentati del 25%, profitti per 67 milioni di dollari contro 53 dello stesso periodo nel 2012, scoppia lo scandalo, non del tutto nuovo per la verità, delle recensioni false.
Come annuncia Panorama che gli dedica la copertina dell’ultimo numero, lo scandalo nasce da Oscar’s, un ristorante inglese: sul sito di viaggi TripAdvisor era stato celebrato da decine di entusiastiche valutazioni. Poi si è scoperto che Oscar’s non esisteva nemmeno: era il frutto di una provocazione.
Ma non serve andare oltre manica per trovare esempi così eclatanti. Come riporta PositanoNews il Ristorante Don Pedro di Sorrento, chiuso per un problema di licenze da novembre 2012, non solo continua ad oggi a ricevere recensioni positive a 5 stelle ma, ” mistero ancora più grande, sono scomparse due recensioni che confermavano la chiusura del ristorante”. Su come si possa cancellare le recensioni è veramente un mistero che Tripadvisor dovrà chiarire.

Insomma, oltre ai bilanci milionari e i ricavi in crescita una bella rinfrescata al sistema la darei. Le semplici recensioni di utenti veri o fasulli non bastano più, serve un sistema che valuti anche i recensori sulla base della reputazione che si costruiscono sulla piattaforma. Una sorta di authorship che premi i migliori recensori.

Insomma, chi controlla il controllore?!