Come faremo senza i motori di ricerca? Le risposte alle nostre domande di contenuti le troviamo proprio attraverso di loro. Per gli utenti sono un comodo e straordinario strumento, per i gestori dei siti un calvario di ottimizzazioni e posizionamenti, ormai non facili da realizzare e che devono sottostare a regole non sempre chiare e a penalizzazioni. Tutti ambiscono ad essere ben posizionati con le parole chiave desiderate e solo pochissimi riescono a farsi vedere nei primi risultati della ricerca.

La “Search Engine Optimization” è un’affanno in tutti gli angoli del globo e anche se in media, solo il 27% delle visite di un sito arrivano dai motori di ricerca, la maggior parte dei proprietari di siti si affanna ad impedire che gli avversari ottengano un posizionamento migliore del loro.

Una ricerca di Pew Research Center ha scoperto che gli utenti provenienti dai motori di ricerca sono i meno coinvolti sui contenuti rispetto a persone che arrivano attraverso il traffico diretto, l’impegno degli utenti che arrivano dai Social Network è addirittura minore. In pratica la frequenza di rimbalzo da parte dei visitatori provenienti da link esterni è decisamente più alta e il tempo di permanenza sul sito è le pagine viste è un quarto più bassa rispetto al traffico diretto.

traffico direttoQuesto dimostra come, sia se possediamo un blog personale che un sito aziendale dovremo concentrarci maggiormente sul posizionamento del nostro brand e della nostra credibilità, in modo da essere riconosciuti e diventare un punto di riferimento importante tra i nostri lettori e clienti. Facendo questo otterremmo un maggiore coinvolgimento, considerazione e scatterà il passa parola sulla bontà dei nostri contenuti e prodotti; ottenendo quindi visite di gente più interessata che si soffermerà e ci prenderà in maggiore considerazione. Per fare questo serve qualità ripetuta nel tempo in modo da creare e mantenere una base di utenti diretti.