Nel marketing le storie di insuccesso hanno un tratto comune: una sequenza inesorabile di errori da cui emerge la totale assenza di strategia. Anche le storie di successo annoverano una sequenza di errori, ai quali, però, è stato posto rimedio proprio con una solida strategia.
Dopo tante consulenze ho notato che non sono mai gli errori, gli incidenti di percorso o le cantonate a decretare l’insuccesso, ma l’assenza di una direzione, la mancanza di un’analisi a priori o di un obiettivo immutabile.

La distinzione tra tattica e strategia è spesso sfuggente, non tanto nel significato – che ormai (quasi) tutti comprendono –, quanto nei passi da compiere a monte, nell’identificazione di un programma solido.
La tattica è un singolo elemento usa e getta che va testato ed eventualmente abbandonato, non è qualcosa a cui possiamo legarci a livello emotivo o di aspettative. La proviamo, insistiamo, e se non dà i risultati attesi la lasciamo senza rimpianti, per passare alla successiva.

Nella comunicazione, le tattiche possono essere:

  1. Legate a un canale
    Consentono di testare vari canali comunicativi per trovare quello più efficace per i nostri obiettivi.
  2. Legate ai contenuti
    Permettono di verificare con quale tipo di contenuto risultiamo più efficaci in relazione alle aspettative del pubblico che desideriamo raggiungere.
  3. Legate al registro comunicativo
    Se siamo un’azienda, si tratta di stabilire gli atteggiamenti e gli elementi della comunicazione verbale più adatti a ottenere la fiducia delle persone che ci osservano.
    Se siamo singoli professionisti, più che alle aspettative dei potenziali clienti, dobbiamo prestare attenzione ai nostri valori, a ciò in cui crediamo e all’immagine che davvero ci rappresenta.

Ho fatto consulenze a persone che in questi anni hanno provato di tutto per ottenere rilevanza online, come aprire un account sul social di tendenza e poi chiuderlo nel tentativo di inseguire la moda successiva. Senza coerenza, senza messaggio e senza un filo conduttore cambiavano sempre registro, passando dal professionale al personale, arrivando addirittura alle chiacchiere da bar. Insomma, un’eterna ricerca della rilevanza senza strategia.

Sono migliaia i canali comunicativi, dai motori di ricerca ai social network, dalle e-mail ai gruppi di discussione: non possiamo essere ovunque e nemmeno ci serve farlo.
Sono moltissimi i contenuti che possiamo immettere in questi canali, ma prima di inviare un’e-mail o di pubblicare un video, una foto, un testo, dobbiamo innanzitutto sapere chi siamo, cosa vogliamo ottenere e quale vantaggio possiamo offrire a chi ci ascolta.
Sono infiniti i modi in cui possiamo convertire la fiducia – una volta ottenuta – a nostro vantaggio.

Avrai compreso che non ti occorre fare un video su TikTok, aprire un server Discord o un canale Telegram se non hai ben chiaro chi sei, in che modo tradurre i tuoi obiettivi in vantaggi per chi ti ascolta e come, infine, “riscuoterne” la fiducia. La strategia è fondamentale per iniziare a fare i primi passi, è un delicato equilibrio di percezioni che alimentano chi ti ascolta, ma devi essere consapevole che se una volta – una soltanto – non rispetti la fiducia e le aspettative di qualcuno, l’intera strategia andrà a rotoli.

Le tattiche sono usa e getta.
La strategia è il filo conduttore della tua vita.