Quale piattaforma scegliere? Questa domanda ce la siamo sentita fare un po’ tutti; aprire un canale sociale è semplice, meno semplice impegnarsi quotidianamente nella generazione di contenuti e nella gestione delle conversazioni. Sono molti i professionisti e le aziende che aprono profili ovunque per poi finire con l’utilizzare una o al massimo due piattaforme.
Il portale CMO.com ha realizzato un’indagine su quali social network si adattino alle nostre esigenze sulla base di 4 fondamentali fattori:

  1. Rilevanza SEO, è un pensiero ormai comune che alcuni social network siano sfruttati da Google per verificare la rilevanza di un contenuto a fronte delle maggiori conversazioni generate
  2. Brand Awareness, ovvero aiutare nella visibilità della marca e della propria notorietà tra il pubblico
  3. Comunicazioni con la clientela, il customer care ormai sta man mano spostandosi dalle linee telefoniche ad alcuni social con cui è possibile dialogare con il cliente
  4. Generazione di traffico, per finire quello che la maggioranza vuole, utenti interessati che visitino le nostre pagine per riuscire a generare potenziali clienti

Se la vedessimo come una gara tra social avremo un vero vincitore: Twitter, ottimo per tutti e quattro i parametri risulta perfetto per tutte le esigenze: traffico, conversazioni, visibilità della marca e, sembrerebbe, utile anche per la SEO.
Facebook è la regina dei social e vince in popolarità a mani basse, riesce ad imporsi grazie alle tab in cui è possibile inserire applicazioni e alla formidabile profilazione del target pubblicitario a pagamento. Ottima anche come assistenza alla clientela.
Google+ è ancora un enigma per i marketer. Anche se gli iscritti superano di gran lunga qualsiasi altra piattaforma (tranne Facebook), molto deve ancora fare per avere un numero di utenti attivi su di essa. Per la SEO sembrerebbe essere il massimo e raccoglie anche un sacco di possibile clientela fuggita da Facebook e che non sarebbe avvicinabile altrimenti. Per quel che mi riguarda ritengo che il tempo è galantuomo e che investire oggi su Google+ significherà avere un buon vantaggio negli anni a venire, ma si sa che io sono di parte.

Altri social hanno pro e contro e vi lascio la lettura diretta del PDF dello studio. Come ho detto altre volte, cercate di impegnarvi solo nelle piattaforme in cui riuscite ad essere presenti costantemente.