Nel suo libro “Teoria e pratica della persuasione”, Robert Cialdini individua sei strategie cognitive fondamentali (reciprocità, impegno e coerenza, prova sociale, simpatia, autorità e scarsità), e racconta come, chi sappia utilizzare queste sei “euristiche” nella comunicazione interpersonale, possa arrivare a far compiere una determinata azione ottenuta dall’influenza orientativa esercitata.

Questi principi, esaminati dal punto di vista psicologico, trovano la loro collocazione nell’ambito della suggestione e possono essere applicati per aumentare il vostro prestigio personale, ma possono anche contribuire allo sviluppo e alla crescita della vostra azienda dal punto di vista commerciale.
In un momento storico in cui l’abbondanza di offerta (il contenuto) e la ridotta capacità di fruirne (l’attenzione) sono il peggiore dei problemi per chi sviluppa contenuti, dovremo cercare di esercitare la nostra influenza anche attraverso una settima strategia: la semplicità.

Semplice non significa approssimativo o realizzato in modo frettoloso. Il famoso matematico e filosofo francese Blaise Pascal, in una missiva scriveva, “questa lettera è più lunga delle altre perché non ho avuto agio di farla breve”. Rendere semplice qualcosa significa ottimizzare e togliere tutto ciò di cui si può fare a meno, il superfluo. Nel caso delle interfacce tecnologiche, semplificarle significa renderle simili all’esperienza naturale e umana. 
In un epoca caratterizzata dalla fretta, in cui tutti vogliono informarsi nel più breve tempo possibile, dovremo adattarci a competere con la semplicità e la accessibilità, siano esse riferite ai nostri prodotti, servizi o contenuti. Facendo questo, otterremo un vantaggio, avremo una maggiore capacità di propagazione e, di conseguenza, la nostra competenza sarà percepita come sempre più autorevole.

Spesso mi confronto con colleghi e allievi che insistono sui benefici, ai fini della SEO, di un testo corposo; secondo loro, e mi fido della loro analisi, il motore di ricerca valorizza con migliori posizioni nei risultati un testo con più di 1000 parole. A questo punto mi chiedo che senso abbia farsi trovare se poi il lettore non ci leggerà oppure ci renderemo deboli dal punto di vista comunicativo. Scrivere un contenuto efficace di oltre 1000 parole non è da tutti e richiede un grande dispendio di energie per riuscire a trattenere il lettore attraverso scoppiettanti contenuti.

Uno dei segreti dell’influenza, a mio avviso, sta nella capacità di scrivere contenuti brevi ma interessanti, semplici ed intensi che devono essere pubblicati con costanza. Imparare a trattare argomenti complessi ed articolati attraverso un linguaggio semplice e fruibile non sarà facile, ma il risultato sarà dirompente e i lettori apprezzeranno, sicuri della vostra abilità e della utilità della condivisione dei vostri contenuti.