Promuoversi online è un’esigenza che accomuna aziende, organizzazioni e singoli individui. Il “sogno proibito” dei pubblicitari è rappresentato dalle masse, tramite le quali poter arrivare a chiunque ed essere compresi da tutti. Eppure, si tratta di un sogno difficilmente realizzabile, che abbiamo visto accadere rare volte nella storia, e che è appannaggio esclusivo di pochissime realtà e dei loro enormi budget promozionali.

Raggiungere tutti è la via più semplice, più efficace e meno rischiosa, per chi se la può permettere. Ma per gli altri ovviamente costa troppo, ed è quindi una via inaccessibile a buona parte delle aziende… figuriamoci alle persone.

Nel marketing esiste un assunto: “se non puoi avere le masse devi ottenere i dati”. I dati sono l’unico modo per sopravvivere nel selvaggio e dispendioso mondo della promozione; equivalgono a una massa, ma solo delle persone realmente interessate ai tuoi prodotti, ai tuoi servizi o alla tua professionalità.

I dati richiedono un investimento finanziario minore, ma per contro esigono un pagamento in termini di energia intellettuale: necessitano di più passaggi e – di conseguenza – di maggior tempo, impegno e cura.

Internet non è un “mezzo di massa”, prevede troppi media, canali e modi di viverlo. In questo istante c’è chi guarda Netflix, chi gioca online su Discord, chi conversa su un gruppo, chi si informa su Reddit e chi scorre una delle innumerevoli news feed sui social.

Se parliamo di promozione personale, realizzata con un investimento di denaro minimo o pari a zero, abbiamo solo tre direttrici principali su cui concentrarci. Le elenco in ordine di complessità e costo, dalla meno dispendiosa alla più onerosa.

  1. Conversazioni
    Si inviano messaggi e mail o si interagisce con chi immaginiamo sia interessato a noi e a ciò che abbiamo da offrirgli. È un’attività di vendita a tutti gli effetti, chiamata infatti social selling da chi la pratica. Coltivare queste relazioni richiede molto tempo, oltre a una buona capacità di incassare un rifiuto.
  2. Scambio di valore contro dati
    Si possono soddisfare le singole esigenze specifiche “donando” un contenuto di alto valore in cambio dei dati e della possibilità di utilizzarli per una successiva attività di social selling. Avendo a che fare con un maggior numero di persone rispetto alla situazione precedente – basata sulle conversazioni –, è possibile attivare una modalità meno “aggressiva” e più naturale, per scaldare il rapporto prima di offrire un servizio o un prodotto.
  3. Branding
    È l’attività che ho fatto mia e che consiglio a chi desidera investire nella propria comunicazione: richiede tempi più lunghi e quindi non è adatta a chi ha l’esigenza di ottenere clienti nel brevissimo periodo. In questo caso, attraverso una comunicazione puntuale, coerente e di qualità, saremo in grado di avvicinare le persone che condividono i nostri stessi interessi e modi di essere, e che ci vedranno come un’opportunità.
    Si tratta della modalità più “calda”, in cui coloro che ci lasciano i dati nutrono un serio trasporto e un vero interesse verso ciò che proponiamo.

Queste sono le tre principali attività promozionali che puoi mettere in atto per te o la tua azienda, sono alla portata economica di tutti, ma richiedono un investimento di tempo, di autoformazione e di comprensione dei bisogni del pubblico. Sono tre azioni che, avendo molte potenzialità, possono essere associate per un’efficacia ancora maggiore.

Per concludere, quando una piccola azienda o una persona mi chiede quanto costa un’attività promozionale, dico sempre che non è una questione di denaro, ma solo di tempo, studio e motivazione