Sabato l’amico Davide “Tagliaerbe” Pozzi, ha sollevato un polverone con la seguente domanda: che senso ha perdere 200/300 ore del proprio tempo per scrivere un libro in cui non ci si guadagnerà abbastanza soldi per giustificare l’impegno?

Sono stupito dalle risposte di alcuni nei commenti, che evidentemente non hanno compreso che viviamo in un mondo in cui la visibilità personale è fondamentale. Se sei un professionista con anni di studio alle spalle e ti ritieni migliore degli altri, devi dimostrare di esserlo. Non ci sono alternative, il curriculum e le tue auto dichiarazioni non servono proprio a nulla. Dimostralo. Dimostralo con post in cui imparo qualcosa e di conseguenza diventerai il mio punto di riferimento. Dimostralo con un video in cui racconti quali opportunità e che vantaggi avrò attraverso il tuo servizio. Fai sapere in quali sfide ti stai impegnando e le emozioni che provi.
Se non lo farai rimarrai comunque il migliore professionista sulla piazza, ma nessuno ti si filerà. Che sia giusto o meno non sta a me dirlo, ma non hai scampo: per aumentare agli occhi degli altri la tua reputazione e la percezione del tuo valore devi saper comunicare.

Scrivere un libro porta via molto tempo, non lo si fa per il guadagno diretto ma per quello indiretto. Non si fa un blog per il guadagno derivante dai banner pubblicitari (io li ho addirittura tolti), ma per la benedetta visibilità.
Phil Kotler ha detto che, “la maggior parte dei mercati è infestata da troppi pescatori che vanno alla ricerca di un numero troppo esiguo di pesci”. Questa è la sacrosanta verità, il mercato è sempre più stretto, corto e i mezzi per farti conoscere sempre più complessi. Le telefonate a freddo non se le fila più nessuno, le Pagine Gialle ora vendono l’ADV su Facebook, quanto a radio e quotidiani non ne parliamo.
Cosa puoi fare per promuoverti?

Regalare le tue conoscenze per dimostrare che sei un professionista di valore.

E quando lo farai, ricorda di parlare il linguaggio del tuo pubblico di destinazione, di avere un’immagine univoca e professionale, di curare l’aspetto umano e le conversazioni. Perché è inutile scrivere un magnifico post se poi ti lagni contro tutti e contro tutto perché il mondo non ti capisce.

Se qualcuno ha idee migliori io sono tutt’orecchi e lo ringrazierò a vita.
Concludo sempre con Kotler: “L’unicità esige lo sviluppo di una cultura che valorizzi la creatività”.