Sempre più professionisti mi chiedono come avere una presenza convincente o come essere facilmente trovati nel motore di ricerca di profili professionali su LinkedIn. Forte di questa domanda, in passato, ho scritto un paio di post sul tema. Ora mi sento in dovere di ribadire che avere un profilo curato e ricco di informazioni è utile, ma serve fino ad un certo punto, perché la piattaforma non è un semplice motore di ricerca che permette di acquisire personale o trovare clienti, ma un luogo in cui si generano attenzione, reputazione e fiducia.

Tu non sei un prodotto, non hai un cartellino con scritto il prezzo. Se ti comporti come una merce sullo scaffale il tuo prezzo sarà destinato ad essere sempre scontato. Un idraulico, un avvocato o un dentista guadagnano in base alla qualità che sono in grado di garantire, alla connessione emotiva che sanno costruire e all’aspettativa dei loro clienti. Se vuoi realmente emergere dalla concorrenza, non apparire come un marchio o un prodotto, ma come una persona capace di disinteressarsi del profitto immediato.
Un professionista che vuole distinguersi non ha un piano di ritorno di investimento sulla relazione con il cliente, sulla propria formazione o sulla qualità del servizio. Su quel tipo di investimento vince chi è felice di ‘dilapidare’ energie, tempo e soldi.

Il prodotto che acquistiamo al supermercato è il risultato di uno studio relativo ai bisogni, di una ricerca di mercato e di un piano di marketing. Un professionista è il risultato della fiducia che lo circonda, delle promesse che ha mantenuto e della connessione umana che ha saputo creare attraverso la condivisione.
Aiutare le tue connessioni e restituire al tuo seguito le conoscenze che hai appreso è il modo migliore di connetterti con la fiducia e la gratitudine del tuo pubblico.

Al contrario, se ti pensi come a una somma di parole chiave, una bella foto di copertina o una lista di traguardi raggiunti, avrai sempre qualcuno che ti metterà a confronto con altri dieci candidati o ti chiederà lo sconto.