Finalmente ho letto qualcosa di sensato sul nuovo e misterioso algoritmo Google Penguin 2.0, ne ha scritto Julia Spence sull’autorevole business2community a cui vi rimando in cui parla delle novità e su come recuperare nel caso di crollo dei risultati nelle SERP.
Faccio solo un quasi copia e incolla di quello che interessa me, ovvero la conferma del radicale cambiamento di parametri che includono sempre i network sociali nella formazione dei risultati.

Quali i cambiamenti sostanziali nel nuovo algoritmo:

  • Il “favore sociale“, ovvero la quantità di volte che il tuo sito web è condiviso sui principali social media. A quanto pare il nuovo algoritmo tiene sempre più presente e misura costantemente le condivisioni e i commenti che si sviluppano attraverso le reti sociali (come precedentemente scritto qua)
  • Autorità di nicchia. I siti web che parlano di un argomento specifico e hanno visite reali costanti dovrebbero guadagnarci dai nuovi parametri impiegati
  • Contenuto naturale e di qualità. Se alimentate il sito con comunicati stampa e cose scopiazzate in giro senza aggiungere nulla di nuovo rischiate l’oblio. Google misura anche le reazioni in rete attraverso i backlink.
  • Parole chiave. Qua la questione si complica. Per i siti che hanno un page rank inferiore a 5/6 devono rimanere sempre sul pezzo. Ovvero, avere una parola chiave specifica su cui sono consentite varianti derivate e sinonimi ma strettamente collegate al tema principale. Ad esempio un sito che parla di motori di automobili se dovesse pubblicare un articolo sulla gastronomia esce di tema e non sarà gradito dall’algoritmo.

Sui numerosi siti che gestisco ancora non ho visto nessun tipo di effetto in positivo e in negativo dato da Penguin seconda release, l’anno scorso invece la botta l’ho sentita forte, probabilmente ci metterà qualche tempo a entrare a regime e produrre nuove SERP. Rimaniamo alla finestra ad aspettare sperando di esserci comportati bene e quindi avere il favore nella nuova composizione dei risultati.