Ritorno sul tema del rapido declino dei mezzi di tracciamento sul web, con alcune soluzioni che ritengo essere le migliori alternative. Il settore in questi mesi è stato messo a dura prova dall’inferiore efficacia dei cookie dovuto al blocco preventivo dei sistemi operativi o dei plug-in adottati dai singoli utenti.

Buona parte della strategia, per il futuro che ci attende, ha un nome, si chiama: Zero-Party Data.

Di cosa si tratta?

Vista la congiuntura, gli “zero-party data” stanno guadagnando sempre più interesse e slancio. Per chi non conoscesse il termine, sono i dati (mail, numeri di telefono, notifiche, abbonamenti e sottoscrizioni) a cui aderiscono o che vengono forniti consapevolmente – nel rispetto delle normative sulla privacy – dal consumatore a un Brand personale o aziendale.
Questi dati possono essere raccolti tramite un sondaggio, uno scambio di valore (corsi, regali, video, e-book ecc.) o una semplice interazione consumatore-Brand via mail o attraverso la messaggistica.

In questi mesi dovresti cercare di potenziare i tuoi strumenti CRM poiché tali dati diventeranno cruciali una volta che il monitoraggio dei cookie non sarà più attivo.

Al fine di ottenere una maggiore rilevanza e un rapporto più consolidato e fruttuoso con il proprio pubblico, questi sono i migliori approcci, strategie e tattiche su cui punterei in questi difficili anni:

  • Possiedi il tuo pubblico
    Sono “profeta” di questa scelta ormai da anni e ho notato che è la più efficace delle strade perseguibili. Ovviamente servono contenuti o un alto valore percepito per chi è disposto a concederti i suoi dati. Per come la vedo io ora 1.000 indirizzi mail (interessati e consenzienti) valgono più di 100.000 follower sui social.
  • Investi sul tuo Brand
    La percezione di te, della tua azienda o dei tuoi prodotti è tutto. Se vuoi creare un’immagine di marca forte, devi scegliere le parole giuste e il modo giusto di comunicare.
    I valori, il tuo stile, la tua etica sono l’elemento distintivo che deve emergere per unire a te chi vuole riconoscersi in quello che fai.
  • Aiuta, non vendere (almeno all’inizio)
    Come primo approccio devi offrire senza chiedere in cambio nulla (inbound marketing old school), istruisci i tuoi clienti sul motivo per cui hanno bisogno di te. Le vendite a freddo sono una tattica che darà sempre meno risultati a causa dell’eccessivo aumento del rumore nelle promozioni social.
  • Diventa un narratore migliore
    Le storie hanno funzionato fin dalla notte dei tempi, ma oggi si sono evolute grazie agli strumenti che abbiamo in tasca, seppur con un grado di attenzione decisamente più basso. Questo ti impone di scrivere testi sempre più chiari, semplici e ben organizzati, video che abbiano la giusta durata e che abbiano ritmo o immagini che evochino ricordi e riassumano concetti complessi.
    Comprendere come ragiona il pubblico e quale grammatica devi adottare su ogni singolo ambito fa la vera differenza.
  • Investi in eventi
    Gli eventi sono un momento di crescita e aggregazione del tuo pubblico, sia online che offline, e puoi offrire un altissimo valore in cambio di una partecipazione. Webinar, presentazioni, momenti di discussione, aperitivi o lanci di prodotti possono diventare un’occasione unica per ottenere il permesso di stringere un legame col possibile cliente.
  • Pensa fuori dagli schemi
    La trasformazione è diventata sempre più veloce, non ci sono più certezze e il pubblico è sempre più distratto e frammentato. Ci sono innovative piattaforme che stanno realizzando il futuro della televisione, della socialità e dell’intrattenimento. Ricorda che i first mover hanno sempre una posizione di vantaggio.
    Sperimenta e rimani sempre informato, investi il tuo tempo sulla conoscenza.

Come avrai potuto osservare la relazione tra persone e la personalizzazione saranno sempre più il filo conduttore del marketing del futuro. Gli spazi offerti dagli aggregatori per la promozione a pagamento saranno sempre più utilizzati per operazioni di branding e scambio di “valore contro dati” con il pubblico.

La vendita a freddo, auspico, sarà sempre più un vecchio retaggio del passato e andrà man mano a spegnersi, vista la mancanza di efficacia su un pubblico oberato di offerte e l’impossibilità di un tracciamento dei comportamenti.