L’essere umano è guidato da una singolare indole egoistica, forse un retaggio di quando viveva nella foresta e le risorse scarseggiavano, riconducibile a un istinto di sopravvivenza. Maturiamo l’idea che tutto debba essere cucito attorno a noi e ai nostri bisogni.

“Copernico aveva ragione: il mondo non ruota attorno a noi. Il più delle volte, il mondo non se ne accorge nemmeno di noi”

Seth Godin

Finalmente ho trovato la giusta metafora per aiutare, anche chi ha poca dimestichezza con il marketing, a comprendere quali siano gli effetti di una comunicazione rivolta unicamente ad ottenere consenso.
Giocare al Superenalotto è un’attività irrazionale ed economicamente svantaggiosa: in pratica, hai la certezza di perdere i soldi investiti. Non lo affermo io, lo dicono i matematici, hai UNA possibilità su 600 milioni di vincere. Molti, ne sono consapevoli, eppure, accecati dal loro egocentrismo, ritengono che mettere in tasca un tagliando che offre questa inconsistente eventualità sia un’operazione appagante e fa sentire momentaneamente bene questi pessimi investitori.
Fino al momento dell’estrazione.

Quando pubblichi un messaggio di stato o una foto, cercando tra quelle che creano più scalpore, rabbia, tensione o mettendo in mostra quanto sei superficiale ottieni tanti commenti, like, generi rumore. Hai trovato persone simili a te. Hai appena acquistato il tuo biglietto per una fama limitata, breve ed effimera. Certo, ti appaga per qualche ora, ma a lungo andare crea negli altri la percezione che sei inaffidabile, frustrato o addirittura tossico.

Il gioco del branding è facile: sei ciò che dici e quello che mostri di apprezzare.
Anche oggi la scorciatoia per il successo non ti ha fatto vincere il montepremi milionario. Funziona così con le scorciatoie: puoi cercare di usarle per perdere peso, fare carriera, vendere prodotti o nelle relazioni, tuttavia è molto raro che funzionino. Altrimenti le userebbero tutti, non trovi?
La scorciatoia è una trappola, ma solo per te.

“Le dimensioni del nostro universo si riducono considerevolmente quando ci posizioniamo al centro. E le persone più concentrate su se stesse sono le meno soddisfatte della vita”

Joshua Becker