Il mondo dei creativi fa di tutto per produrre campagne efficaci e coinvolgenti lavorando all’interno di un ambiente sempre più stressante: è quanto emerso da un nuovo studio di iStock. Secondo un professionista su due (48%), nell’ultimo decennio il settore ha vissuto un processo di stagnazione o addirittura di declino; e un quarto circa (23%) degli intervistati afferma di dedicare meno di due al giorno al lavoro creativo.

iStock, la piattaforma web di riferimento per immagini, contenuti ed elementi di design stock royalty-free, ha commissionato a KRC Research, nell’ambito della nuova campagna ‘Free the Creative’, un ampio studio a riguardo. Sono stati interpellati per la prima volta sul tema più di 400 professionisti del settore – art director, graphic designer – negli Stati Uniti e nel Regno Unito per verificare lo stato della creatività nel loro settore.

In particolare sono state illustrate tre principali barriere che ostacolano il lavoro creativo, cioè mancanza di ispirazione, investimenti e tempo:

La maggioranza (60%) dei creativi ha dichiarato di aver avuto ‘grandi idee’ nel corso dell’ultimo anno, ma non il tempo o il supporto necessari per realizzarle come auspicato.
Circa tre quarti (70%) degli interpellati desidererebbe avere più ‘tempo creativo’, mentre il 63% ha dichiarato di non disporre del tempo di cui avrebbe bisogno per “l’ispirazione e la riflessione creativa”.

Il nesso fra tempo e creatività è sempre stato oggetto di studio in ambito scientifico; in particolare, una delle ricerche più approfondite del settore, realizzata da Teresa Amabile della Harvard Business School, intitolata ‘Creativity Under The Gun’, ha illustrato come la creatività dei professionisti soffra fortemente la mancanza di tempo; un altro dato interessante è che quando le persone lavorano sotto pressione la loro creatività si riduce anche nei due giorni successivi.

“La ricerca che abbiamo condotto solleva una serie di quesiti relativi all’attuale stato della creatività in settori determinanti per l’economia globale”, ha spiegato Ellen Desmarais, General Manager di iStock. “Se consideriamo che lo scorso anno il fatturato mondiale del solo mercato dell’advertising ha toccato il trilione di dollari*, ci rendiamo conto di come il declino della creatività debba destare grande preoccupazione e portare a una riflessione estesa e approfondita. La creatività deve essere libera”.

Ellen Desmarais ha inoltre osservato: “Il settore creativo si è sempre distinto per dinamismo e rapida progressione. Ciò nonostante, le crescenti pressioni derivanti da carichi di lavoro sempre più esigenti e complessi, scadenze particolarmente rigide e budget limitati intaccano e logorano lo slancio creativo. iStock intende porsi quale partner per aiutare i creativi nella ricerca di ciò di cui hanno bisogno: contenuti unici e ispirati, al giusto prezzo”.

Altri risultati rilevanti dello studio:

La creatività si manifesta di rado sul posto di lavoro: solo un intervistato su tre (34%) indica il luogo di lavoro come uno dei luoghi migliori per creare. Gli spostamenti verso e dall’ufficio (34%), il momento della doccia o del bagno (25%) e il tempo dedicato all’esercizio fisico (22%) rappresentano altri tre contesti inclini a favorire l’ispirazione.
La tecnologia offre un’opportunità per sbloccare e liberare la creatività: tre quarti circa (71%) dei professionisti coinvolti nello studio ritengono che nuove tecnologie e nuovi strumenti abbiano permesso loro di essere molto più creativi sul luogo di lavoro.
I creativi ricercano opportunità artistiche al di fuori dell’ambito lavorativo: nel tempo libero metà degli interlocutori si occupa di fotografia, mentre un terzo circa (30%) è interessato alla scrittura, alla pittura o al disegno.

iStock FTC