L’attività sui social network inducono le persone meno esperte a pensare che la copertura sia più importante dell’impatto. Lo dimostrano le slide che affollano le presentazioni delle agenzie quando espongono i risultati di campagne, dei canali comunicativi usati o dei contenuti pubblicati. Certamente, i numeri sono fondamentali, ma solo se chi li osserva ha la capacità di interpretarli e soppesarli attentamente.

La copertura si misura in visualizzazioni, like, condivisioni, commenti, clic e nuovi follower.
L’impatto è molto più complesso da misurare.
Quanta gente ha cambiato modo di vivere e lavorare dopo averti ascoltato?
Quanti ti hanno mandato calorosi messaggi ringraziandoti?
Quanti ti hanno invitato a casa loro o nel loro ufficio per conoscerti?
Quanti ti hanno chiesto di parlare ai loro eventi, chiesto prefazioni per i loro libri o si sono esposti dicendo che sei il migliore nel tuo campo?
Quanti sono quelli che, se non arriva la tua newsletter, ti scrivono per verificare che vada tutto bene?
Chi ti implora di trovargli un posto anche se è tutto esaurito?
Chi sentirebbe la tua mancanza se smettessi di pubblicare o di vendere i tuoi prodotti e servizi?

Ho commesso molti sbagli in passato e tanti ne farò ancora; all’inizio mi ero concentrato sulla copertura, poi ho compreso che il valore risiede nell’impatto che hanno le idee, gli insegnamenti e nell’impegno che metto nelle relazioni con chi mi avvicina.

Oggi puoi competere con contenuti controversi, emozionali e popolari per battere i tuoi concorrenti sulla copertura, è facile: basta un argomento di attualità, una polemica e un titolo ad effetto. Oppure scegliere di essere utile, accessibile e approfondito per i pochi che apprezzano la tua unicità.

Uno dei motivi per cui è così difficile insegnare a comunicare è che non stiamo trasferendo solo tattiche, tecniche o abilità. La comunicazione – così come il marketing – non vivono rinchiusi in freddi fogli di calcolo o business plan. Si tratta di mettere in condizione i professionisti o le loro aziende di comprendere che i prodotti che hanno in magazzino (o la loro stessa professionalità) hanno un valore solo se trovano un pubblico che si senta trasportato emotivamente, ne tragga un reale vantaggio o ne comprenda la portata innovativa.
Non dirmi cosa vendi. Parlami di chi hai cambiato. L’impatto fa la differenza.