Tra i blogger di marketing che mi convincono maggiormente c’è il mitico Mark Schaefer. Lo reputo da sempre illuminato e illuminante in quello che dice. Qualche settimana fa, ha scritto un articolo che mi gira continuamente nella testa e più ci penso, più lo apprezzo.
Secondo l’autore il futuro del marketing e del branding, vista l’enorme complessità e la moltitudine di canali in cui si distribuisce la popolazione, è da ricondurre a tre parole. Vocaboli che riassumono l’atteggiamento a cui i marketer non possono sottrarsi, se vorranno rimanere rilevanti ed efficaci in un futuro che si preannuncia sempre più frammentato e concorrenziale.
La prima parola è “pertinente“. Perché devi dare un senso di appartenenza al tuo pubblico, devi essere rilevante per le persone a cui ti rivolgi. Devi occupare uno spazio nelle vite di chi apprezza te e quello che offri, uno spazio emotivo, in cui il cliente sente di aver ottenuto qualcosa di esclusivo e riservato a lui. Questo può accadere attraverso i servizi, i prodotti, i contenuti o le relazioni.
La seconda parola è “superiore“. Se stai facendo un ottimo lavoro attiri l’attenzione di chi ti vuole imitare e approfittare del mercato che tu stesso hai formato. Ogni giorno hai il dovere di migliorare te, il tuo lavoro, i tuoi prodotti e la tua comunicazione. Abituati a farlo prima che arrivi la concorrenza.
L’ultima parola è “coerente“. Il tuo obiettivo è diventare un’abitudine, una certezza, una solida percezione di affidabilità. L’ultima cosa che vuoi è deludere un cliente, non mantenere una promessa, o far mancare il terreno della fiducia sotto i piedi di chi ti valuta. Mantenersi coerenti è difficile, perché è un processo che si basa sul ragionamento che precede l’azione.
In definitiva si tratta di rendere i tuoi clienti, i tuoi lettori o chi ti segue parte di qualcosa in cui il tuo nome ha un significato reale. Se loro comprendono l’impegno che ci metti per non deluderli, per rimanere comprensibile e corretto nei loro confronti non possono fare a meno di apprezzarlo e di agire conseguentemente.
Ogni cosa che pubblichi ogni pensiero di altri che condividi è sempre essenziale.
Troppo gentile Mauro!
Tutto giusto e corretto
Grazie Frank!
Mi chiedo se c’è una scala prioritaria di importanza fra queste 3 parole..
È più ripagante esser pertinente o coerente?
Che ne pensi?
Non ne farei una classifica. Tutte e tre sono da considerarsi importanti allo stesso modo a mio avviso
Non è una casualità che l’essere invece IM-PERTINENTI da parte di chi troppo spesso riveste ruoli aziendali di alto livello arrechi un grande danno alla brand reputation. Grazie Skande!
Grazie a te Silvia!
Sulla Parola “Superiore”: ok devo essere il primo ad arrivare a quella particolare fetta di mercato che comunque si sta restringendo sempre di più. Ma specializzarsi potrebbe significare che si deve iniziare una scalata che ti porterà ad essere il primo del settore?
Grazie Skande
Quella è la via Edmondo! Un abbraccio