Determinare il proprio costo, come professionista, è un’attività decisamente complessa. Alzare il prezzo significa aumentare le aspettative sul risultato e diminuire le possibilità che acquistino da te. Il prezzo è un fattore di Branding: se è troppo basso penseranno che sei meno efficace degli altri, se è alto dovrai trovare ottimi argomenti per giustificare la differenza tra te e il resto dell’offerta.
Il prezzo/stipendio viene determinato dalla scarsità, dal bisogno del mercato, dalla competenza e, infine, dall’autorevolezza percepita, ottenuta con la propria comunicazione online o con il passaparola.

Potresti farti pagare quello che meriti, ma non lo fai. Invece, vieni pagato quello che le persone pensano che tu valga. Funziona così.

Non ho una ricetta per te su quanto puoi farti pagare, ma dalla mia esperienza ho dedotto che per me abbassare il prezzo rappresentava una sorta di “nascondiglio”, un luogo in cui mi sentivo al sicuro. Il prezzo basso mi consentiva di non espormi, di tenere una comunicazione di basso profilo, meno appariscente, una vita più facile e dalle aspettative modeste.
Poi ho capito che le persone prendono decisioni di acquisto sulla base di ciò che vedono e di cui hanno bisogno, spinte dalle percezioni e dai modelli in cui credono.

Non occorre che tu appaia diverso, devi solo trasmettere i tuoi valori e le tue competenze, rassicurando così chi ti dà un’occhiata ogni giorno online.
Il marketing di sé stessi è basato sui contenuti e sulle relazioni con le persone che cerchiamo di servire. Si basa su questo principio: se il cliente sapesse quanto sei competente, efficace, puntuale e premuroso, sarebbe disponibile a pagare il risultato che gli garantisci.

Mettiti nei panni del tuo cliente: avresti paura di spendere poco in qualcosa che però non porta risultati o addirittura ti danneggia? Oppure spenderesti una cifra superiore per la tranquillità di un risultato certo?
Tolto il passaparola, che non compete a te ma è una conseguenza del tuo lavorare bene, l’unico modo che hai per rassicurare il cliente consiste nel trasmettergli ogni giorno percezioni positive attraverso i contenuti e confermarle attraverso le relazioni. Se vogliamo definirla una “ricetta” questa indubbiamente funziona ed è apparentemente semplice, ma occhio ai tempi di cottura.