Comprendo che molti rimarranno stupiti dal titolo, ma, come spesso accade, gli utenti fanno proprie le piattaforme in cui sono impegnati e le utilizzano per le loro esigenze. Il fenomeno per gli addetti al settore è abbastanza noto. Le persone impegnate su Facebook eseguono ricerche sugli argomenti più disparati in cerca di informazioni, risposte e soluzioni. Accade così che ci siano molti marketer che creano pagine apposite, con le parole chiave maggiormente ricercate, per incontrare un bisogno. Negli ultimi mesi la piattaforma ha migliorato notevolmente il motore di ricerca interno, consentendo di trovare anche contenuti e singoli post. Questa possibilità ha incrociato la domanda di molti che utilizzano Facebook come unica piattaforma di accesso alle informazioni.

Che Facebook fosse un motore di ricerca atipico è noto da tempo. Se siete frequentatori di questo social, scorrendo la news feed, vedrete che i post più gettonati sono domande tipo: “Mi trovo in centro a Roma, quale ristorante consigliate?”. Queste domande portano ad ottenere risposte dirette da parte degli amici del profilo.

Come afferma Adam Hartung su Forbes “non sto dicendo che le ricerche di Google si ridurranno, e non sto dicendo che Google smetterà di crescere. Sto dicendo che Facebook come piattaforma sta crescendo con una velocità incredibile e diventerà uno strumento sempre più potente sia per gli utenti che per gli inserzionisti. Potrebbe superare Google, grazie alla modalità con cui la gente lo usa, per la raccolta di informazioni e per il rinvio ad altre fonti. Più le persone utilizzeranno Facebook come fonte e più sarà in grado di attirare gli inserzionisti e, nel tempo, sostituirsi alle ricerche da Google”.

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Sorgenti di traffico di skande.com nell’ultimo mese

Come fonte di traffico su siti e blog, Facebook sembrerebbe aver sorpassato Google, almeno secondo i dati riportati da Parse.ly che attribuisce a Facebook il 40% del traffico verso il web, contro il 37% proveniente da Google.
Qualsiasi blog, sito o e-commerce, oggi, non possono fare a meno di Facebook per portare interesse alla propria attività. Questo blog, ad esempio, ha ottenuto il 44% degli accessi dai social. La proprietà di Facebook si è fatta carico di migliorare il motore di ricerca interno e gli effetti si notano su alcuni post datati. Da punto di vista dei costi, attualmente, Facebook consente di ottenere visite al sito ad un prezzo inferiore rispetto a Google. Su business2community.com, Laura Donovan dice che “recentemente, un grande sito di e-commerce che conosciamo ha spostato gran parte del suo budget sugli annunci di Facebook. Gli amministratori hanno registrato che le loro campagne stanno portando più traffico, ad un costo più basso rispetto Google AdWords”.

Il marketing digitale consiste nell’adattarsi, perché quello che fino a ieri funzionava in un certo modo domani potrebbe cambiare. Questi segnali vanno tenuti in considerazione, per non farsi trovare impreparati. Una ricerca che ci obbliga a misurare e ad adeguarci giorno per giorno.