La manipolazione dei risultati è il grande rischio di questo mestiere, spesso sentiamo il cliente chiederci numeri. I risultati che chiedono, oltre a quelli delle vendite, sono i numeri effimeri fatti di like, follower, fan e visualizzazioni.
Numeri che non significano nulla se non sono finalizzati a creare reali interazioni e interessamento verso un dato servizio o prodotto. Spiegarlo è complesso e spesso si barricano a confrontare i loro numeri con quelli della concorrenza, che probabilmente fa gli stessi ragionamenti.
Questa sera verrà trasmesso un reportage sulle “fabbriche di clic” da Channel 4, una TV inglese che ha realizzato un servizio sui siti web che offrono ogni genere di popolarità a prezzi stracciati. Come anticipato da theguardian.com questo genere di servizio è sempre più richiesto e i paesi in via di sviluppo, dove un lavoratore viene pagato una miseria, vengono creati grossi centri dove migliaia di lavoratori pagati 12 dollari al mese fanno like sulla pagina delle aziende o dei personaggi pubblici che vogliono rimarcare quanto siano popolari e seguiti.

I numeri riportati dal programma “Dispatches” della rete televisiva inglese vedono un’immensa catena di montaggio di “click” che secondo le stime impiega circa 20-25mila persone tutte impegnate a cliccare ogni cosa abbia un pulsante. Ometto di inserire i link a questi siti, sono comunque facilmente rintracciabili con Google.
A complicare tutto questo ci si mette anche Gartner International che dichiara che il mercato dei follower e del like farlocchi è fiorentissimo.

C’è un reale desiderio tra molte aziende per incrementare il propri profili sui social media per trovare nuovi clienti

ha dichiarato Graham Cluley, un consulente di sicurezza indipendente.

L’importanza dei numeri, secondo una recente ricerca, è importante tra i consumatori: il 31% controllerà valutazioni e recensioni, tra cui il numero di like e follower prima di scegliere di comprare qualcosa. Secondo il vecchio adagio: “se piace a tanti significa che il prodotto è buono”.