Non è difficile avere una buona idea, un’ispirazione o un nuovo traguardo. La parte difficile è abbandonare quello che stiamo facendo, gli investimenti in atto e le consuetudini per lasciarci trasportare dal cambiamento.
Sono persuaso che per me gli anni passati a fare marketing siano un valore ma, riflettendoci, anche un peso. L’esperienza e la conoscenza sono il mio valore, mentre le pratiche, i metodi o le procedure – che rivendo ai clienti – potrebbero rivelarsi un pessimo servizio.
Per la mia comunicazione di tutti i giorni vale la stessa regola: anche se ha sempre funzionato, non è detto che sia il metodo migliore o che funzionerà per sempre.

E se aggiungessi un carico da novanta come: “Il mio pubblico si aspetta questo da me!”, rischierei di trascinarmi nel baratro, proprio come accade alle aziende che declamano con orgoglio: “Si è sempre fatto così!”.
Un comunicatore esperto (ma vale anche per le aziende) subisce la forza di due grandi fattori che si oppongono all’innovazione: il timore di essere criticato e la storia dei suoi successi passati.

La parte difficile, come dicevo, è disinnamorarsi di quello che stai creando.
Questo blog post era diverso, ho iniziato a scriverlo al mattino, poi l’ho riletto, l’ho migliorato. Ho ammorbidito alcuni passaggi, aggiunto particolari e infine l’ho riletto un’altra volta. Bella l’idea, ma non mi piaceva più. Quindi l’ho cancellato e quello che stai leggendo è nato sulle ceneri della precedente stesura.
Ecco perché il lavoro di editing è così difficile: per creare qualcosa di nuovo, per rendere migliore ciò che avevi già fatto, devi prima distruggerlo.

Il traguardo è l’unica cosa di cui possiamo innamorarci. Dobbiamo amare il nostro obiettivo e ciò che vogliamo ottenere nella vita. Ma quando ami qualcosa lo devi lasciare libero, devi dargli spazio e non vincolarlo a metodi del passato, all’esperienza o alla paura di essere criticato. Si ama incondizionatamente l’obiettivo.
La singola tattica, invece, non si ama: si usa e si getta. Anche se in passato ha funzionato, ora bisogna provare qualcosa di nuovo.
Il cuore va donato solo all’obiettivo.