Ci nutriamo di feedback, di riscontri esterni, sono la linfa vitale di chi svolge un lavoro creativo. Attraverso questi impariamo a gestire le obiezioni, comprendiamo il gusto del nostro pubblico e otteniamo numerosi stimoli che utilizzeremo nelle creazioni future.
Ascoltare il tuo pubblico è un grande momento di crescita, tuttavia a forza di sentirti dire quanto sei stato bravo, geniale o interessante potresti iniziare a pensare di essere un gradino sopra gli altri. Chi se lo sente dire costantemente comincia a crederci e a comportarsi di conseguenza.
Nel momento in cui comincerai a credere di essere arrivato, di essere superiore o di fare la differenza inizierà il tuo declino creativo.

Ora spiego perché succede.
La creatività è la combinazione tra tecnica e idee. Chi conosce alla perfezione la grammatica non fa di lui un bravo scrittore; esattamente come chi ha una grande storia da raccontare non è un bravo narratore. Servono la conoscenza tecnica dello strumento comunicativo e la capacità di uscire dagli schemi, trovare nuovi collegamenti tra idee diverse e saper ascoltare, assorbire la creatività che ti circonda. Questa è la creatività.

I bambini sono creativi, perché sanno di non conoscere e qualsiasi cosa per loro è motivo di stupore. Così tentano di riprodurre ciò che vedono e sentono o cercano di imitare e assumere una visione diversa, senza filtri e senza sovrastrutture.
Poi, diventando grandi, diventiamo stupidamente consapevoli di conoscere, abbiamo studiato, fatto esperienze, ottenuto diplomi, riconoscimenti e quindi sappiamo quello che c’è da sapere.
Questo è uno dei motivi per cui pensiamo che le nostre creazioni siano geniali e che il problema non siamo noi, che il mondo sia stupido e non le comprenda. L’artista che si sente incompreso, il marketer che ritiene di avere il migliore prodotto o il musicista convinto che alle persone manchi la cultura per apprezzarlo. Tutte le volte che l’ego prende il sopravvento la tua creatività si ammala.

La creatività non potrà mai veramente sprigionarsi se lasci che l’ego ostacoli ciò che conta davvero: un’onesta connessione con il mondo, unita alla capacità di riconoscere che la parte fondamentale è il tuo impegno, non il risultato.
Tutti sanno qualcosa che tu non sai. Quando impari da ogni persona che incontri, diventi unico e inarrestabile.