Negli anni ’50 bastava una laurea per trovare un buon posto di lavoro e un bravo professionista non aveva problemi a portare a casa la cena per tutta la famiglia. Le attrezzature costavano molto e solo gli operatori del settore potevano ottenerle. Vi erano pochi laureati e professionisti in un mondo ricco di contadini e semplici operai. Quando un prodotto scarseggia è facile trovare un acquirente.

Oggi non mancano professionisti e laureati e non mancano nemmeno gli strumenti. Molti fotografi potrebbero essere facilmente sostituiti da un hobbista con una macchina fotografica decente. Ci sono ristoranti che servono cibi precotti riscaldati e chiunque potrebbe diventare un agente di viaggio con le app di Booking. L’accesso agli strumenti del mestiere non è più sufficiente. Quindi come fai a comprendere la differenza tra un professionista e un improvvisato? Hai probabilmente uno schema che ti facilita nel riconoscerlo, una lista di elementi la cui somma indica che è la persona giusta per un determinato lavoro.

Cosa vedi di una persona attraverso la sua pagina Facebook? E di una persona che scrive su un Blog o su un noto quotidiano? Se questi ha scritto un libro la tua percezione di fiducia aumenta? Vado oltre. Se questa persona è seguita da 10.000 persone che lo indicano come un ottimo professionista, questa condizione ti fa sentire più confortato nella decisione di contattarlo?
Quando inizi ad essere certo che sia la persona giusta per il compito per cui vorresti pagarlo? Basta un bel video o un articolo in cui comunica forte e chiaro quanto sia capace, simpatico e preparato per mandagli una mail di contatto?

La tua risposta non la conosco, ma sono certo che sia molto diversa da quella di altri lettori che hanno risposto a queste stesse domande. Ognuno compone la propria fiducia sulla base del contesto in cui si è formato e delle esperienze che ha fatto. Il quesito primario che non ho inserito e che precede tutte queste domande secondarie è: “Questa persona mi farà perdere soldi e tempo, o potrà essermi utile?”

Mi trovo in imbarazzo, perché a questo punto dell’articolo non ho una sola risposta convincente per te. Sono certo che hai altre domande e che sei molto più esigente rispetto a quello che normalmente le persone cercano negli altri. Non ti fidi di metriche basate sui numeri, sullo stile o del prestigio fondato sul successo personale. Ti fidi di ben altro!

Arrivati a questo punto mi si sorge l’ultima domanda, ed è il motivo per cui ho scritto questo post. Se io avessi i tuoi stessi standard elevati di valutazione, alla fine della mia analisi della tua presenza online saresti da contattare? Che differenza vedo tra te e gli altri?