Il Personal Branding consiste nella comprensione e valorizzazione delle capacità e qualità personali, attraverso un’adeguata comunicazione ad un pubblico interessato. Questa è la mia definizione di Personal Branding, quella che racconto su questo blog, ai corsi e nelle consulenze.
Per ottenere buoni risultati in questa attività ho individuato due macro settori in cui impegnarsi.

Personal Branding strategico/analitico

Questa è necessariamente la prima fase, che deve essere continuamente aggiornata e manutenzionata. Una parte fondamentale che definisce la direzione da seguire nella seconda fase operativa.
Attraverso la comprensione delle nostre attitudini personali e la conoscenza di determinati argomenti, individuiamo un segmento di mercato in cui affermarci. Analizziamo come si muovono il mercato, i concorrenti e il nostro target.
Se svolgiamo bene questa analisi, ci rendiamo conto di avere delle lacune, le più comuni delle quali sono:

  • Empatica
    Comprendere le emozioni degli altri e adattare la propria comunicazione in modo da non ferire i loro sentimenti e riuscire a entrare in una comunicazione profonda con il proprio pubblico è una delle capacità più importanti. Fondamentale, se si vogliono ottenere effetti benevoli nei propri confronti.
  • Culturale
    Non esiste il professionista che abbia la conoscenza totale del proprio lavoro. Esiste il professionista che abbia imparato ad auto formarsi e che sia in grado di trovare le informazioni di cui ha bisogno. Chi è in grado di dedicare parte della propria giornata ad aggiornarsi, è capace di ottenere contenuti e informazioni utili per rimanere al passo con la propria attività. Mai come in questa fase storica a fare la differenza sono l’adattamento e la continua formazione.
  • Energetica
    La routine e l’abitudine costituiscono una condizione in cui l’essere umano si rilassa e trova la propria gratificazione con il minimo sforzo. La predisposizione ad usare al minimo le energie fisiche e mentali  è spesso deleteria e non ci consente di realizzare qualcosa che potrebbe innescare nuove opportunità e nuove prospettive. Uscire dalla propria “zona di confort” è necessario per cambiare e migliorare la situazione.
  • Espositiva
    Siamo quello che raccontiamo. Comprendere come comunicare e distribuire la nostra conoscenza è una delle capacità imprescindibili nell’attività quotidiana di auto valorizzazione.

La compresenza di queste lacune, di solito, porta a ragionamenti errati. Molti mi dicono che vorrebbero aprire un blog, ma non lo fanno per mancanza di tempo (lacuna energetica), mancanza di creatività (lacuna culturale, energetica, espositiva) o perché non vogliono esporsi (empatica, energetica). Le scuse per non fare qualcosa sono spesso riconducibili a questi quattro elementi e sono indice di una cattiva conoscenza di sé, dei propri talenti e dei limiti. In altri casi, ci troviamo di fronte a persone che si espongono in maniera esagerata in conseguenza dell’analisi errata del loro pubblico e della sopravvalutazione delle loro effettive capacità.

Personal Branding operativo

Se i nodi della prima fase sono chiari e adeguatamente affrontati, questa è la parte più semplice. Normalmente non è così, perché entrambe queste fasi vengono messe in campo contemporaneamente e i limiti personali intervengono pesantemente proprio nella fase operativa. Tutti i giorni nella mia attività di comunicazione, mi scontro, a volte in maniera pesante, con limiti personali e attitudinali. Rilevo la presenza di queste lacune anche in ottimi e preparati professionisti che non comprendono quale sia la maniera corretta di esporre i propri contenuti e dialogare con il loro pubblico. Il mio consiglio è di passare alla fase operativa anche a fronte di evidenti carenze attitudinali o lacune. Servono anni per poterle limitare e il percorso di auto miglioramento richiede molto tempo all’interno di un percorso che, probabilmente, durerà per sempre. L’importante è partire in modo onesto e ben consapevoli di chi siamo e fino a dove possiamo spingerci. È l’unico modo per non apparire esagerati o, peggio, ridicoli.

Comunicare è inevitabile. Esprimersi è un’esigenza che deve essere regolata dalla nostra capacità di valutazione. “L’80% del successo consiste nell’esporsi” citando una famosa frase di Woody Allen. Comunichiamo in mille modi diversi, mettendo un like, lasciando un commento o scrivendo un post. Comunichiamo anche quando non facciamo nulla, evitando di postare o di prendere posizione. Chi ci vede si fa un’opinione di noi e dà una sua interpretazione.
Il contenuto che meglio fa percepire la nostra personalità e le nostre capacità è quello scritto o video. Raccontare quello che sappiamo fare, mettere i valori personali e la nostra passione ci permette di infrangere la barriera di diffidenza. Facciamo emergere esattamente chi siamo e rendiamo tangibili le nostre competenze. Comunicare in modo corretto è un’arte, un’abilità che si acquisisce e si affina con la pratica quotidiana e costante.

Questi macro settori ci rendono consapevoli dell’enorme lavoro che dobbiamo fare per ottenere attenzione e credibilità personale. L’etichetta Personal Branding è stata introdotta di recente, ma racchiude al suo interno concetti e pratiche vecchi come l’umanità che oggi, possiamo applicare alla rivoluzione digitale. Un nuovo modo di comunicare in cui ognuno ha la possibilità di di mettersi in evidenza in modo autonomo e in cui la domanda incontra ogni giorno l’offerta. Chi sa offrire un prodotto ottimo ed è in grado di raccontarlo nel modo migliore ottiene i risultati migliori.