Quanto sono importanti e quanto è difficile creare contenuti quotidiani? Senza contenuti non si va da nessuna parte, non ci si posiziona, non si crea autorevolezza in materia e non si crea un pubblico. Creare contenuti è l’unico modo che hai per farti ascoltare.

Molti immaginano che più si conosce e più cose si hanno da raccontare. Non è sempre così. La conoscenza non è potere: è potere potenziale. La conoscenza diventa potere solo quando viene applicata correttamente e diventa consapevolezza, esperienza e azione. In una sola parola, ormai fuori moda, saggezza.
Thomas S. Eliot una volta chiese: “Dov’è la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza? Dov’è la conoscenza che abbiamo perso nelle informazioni?”
Ora viviamo nell’economia dell’informazione. L’informazione abbonda ovunque. Le informazioni hanno assunto un ruolo di intrattenimento e sono diventate una delle più grandi distrazioni nel nostro mondo attuale.
Se la tua conoscenza e le informazioni di cui ti nutri non portano all’azione, a nuove domande o a creare ulteriore condivisione di conoscenza, anche se dilettevoli, rimangono inutili

Sarai portato a pensare che è “stato detto tutto”

Conosco quello che ti passa per la testa, perché l’ho provato e continuo a provarlo tutti i giorni. Pensi che fare contenuti non faccia per te, che è stato detto tutto e che a nessuno importerebbe ciò che dici. Hai ragione, è proprio così. È stato detto tutto, se quello a cui pensi sono le singole informazioni. Quindi, se inizi oggi, nessuno (forse solo alcuni amici) ti ascolterà.

Un numero di persone molto esiguo crea attivamente contenuti originali online quali testi, fotografie o video. Al contrario, la maggioranza di chi frequenta Facebook, Google o LinkedIn si limita a fruirne i contenuti. Alcuni, più numerosi, interagiscono, commentano o condividono. È una dinamica nota, si chiama “regola dell’1%”.
Un comunicatore consapevole sa che, se ha creato un rilevante contenuto originale, fa parte di una minoranza tra quelli che frequentano le piattaforme online e che lo apprezzeranno in molti, pur non dimostrando alcun segno della loro approvazione.
Devi essere consapevole che saranno questi fruitori silenziosi, nel momento del bisogno, che ti cercheranno e si ricorderanno delle competenze che esprimi attraverso i tuoi contenuti.

L’errore consiste proprio nel pensare che sarai tu a dare l’informazione mancante. Non è questo che puoi o che devi fare. A te è richiesto qualcosa più evoluto di un comunicato stampa, devi dire la tua opinione, raccontare l’esperienza, indicare come hai risolto un problema e motivare le altre persone che hanno il tuo stesso obiettivo.

Nel libro “Rock’n’Blog” evidenzio bene questi quattro fattori che ti impediscono di impegnarti nel creare contenuti con una certa continuità:

  1. L’idea
    Non hai idee, ma questo è un falso problema, perché le idee si trovano facilmente. Se vuoi puoi consultare il mio “generatore di idee” per contenuti sempre diversi sul post: “cosa scrivere in un Blog“.
  2. Il tempo
    Serve tempo, lo ammetto, ma se hai già l’idea è tutto in discesa. Il tempo per costruire contenuti, distribuirli e gestire le successive conversazioni devi trovarlo, oppure significa che hai già un lavoro totalizzante e non ti serve altro nella vita. Prova a ragionare su questo.
  3. La paura
    Ai corsi che tengo è uno dei problemi che emerge con maggiore frequenza. Anche se non sembrerebbe guardando la newsfeed di Facebook, sono pochi quelli che amano esporsi e dire la loro. C’è una maggioranza silenziosa di lurker che non vuole mettersi in pericolo con un contenuto in cui prendere posizione.
    Puoi battere la paura affrontandola, aumentando man mano la complessità di quello che dici o prendendo sempre più posizione. Parti da un tweet e arriva negli anni a scrivere un ebook.
  4. Lo stress
    Lo stress e la mancanza di concentrazione ti impediscono di fare ottimi contenuti. Sono molti ad avere il tuo stesso problema e a chiedermi come risolverlo. Una cosa è certa; non si crea senza essere rilassati e in armonia con l’universo. Non so come aiutarti a gestire lo stress, perché non ho le competenze per farlo, tuttavia devi assolutamente disfartene per poter fare qualcosa di buono.

Un piccolo segreto per generare ottimi contenuti consiste nel segnarsi immediatamente le idee e svilupparle appena possibile attraverso lo smartphone. Ci sono ottimi programmi come “Note” per iOS e “Keep” per Android in cui appuntare le idee man mano che vengono. Uno dei grandi classici è dimenticare il ragionamento che sta alla base del contenuto per essersi dimenticati di segnarlo. Conosco gente che ha scritto libri sullo smartphone. È uno strumento che ti accompagna sempre e lo puoi estrarre ogni volta che hai cinque minuti liberi. Il segreto di chi genera tanti contenuti è scrivere continuamente, per strada o al Bar.
Quindi da oggi un piccolo contenuto al giorno, antenne dritte, relax e smartphone sempre pronto a raccogliere il momento magico in cui si forma l’idea!