Quando pensi di aver ottenuto una comunicazione che funziona e che puoi replicare, rivendere o sfruttare, questa lentamente e inesorabilmente cambia forma e smette di farti ottenere i risultati previsti. Nella comunicazione e nel marketing siamo condannati alla continua ricerca; nulla è immutabile o durevole, perché cambiano continuamente le persone, la tecnologia e l’economia. Eppure, vedo professionisti, o aspiranti tali, che elargiscono verità monolitiche o sono affetti dalla distorsione cognitiva nota come effetto Dunning-Kruger.

«L’ignoranza genera fiducia più spesso della conoscenza» – Charles Darwin

Riconosco un professionista valido in ambito marketing e comunicazione, dall’approccio tipico di chi non ha l’ansia di ottenere un lavoro, ma di valutare se è competente per quel determinato obiettivo. È uno che ascolta, anche molto, prima di ipotizzare soluzioni.
Spesso questi seri professionisti devono mascherare la loro “debolezza”, perché il mercato non vuole e teme le persone che si mostrano poco sicure di sé. Ai miei occhi sono molto più onesti di chi arriva con la soluzione prima ancora di aver compreso il problema.

Amo la musica Jazz e apprezzo la grandezza di Wynton Marsalis, uno dei più grandi jazzisti viventi. Ho apprezzato tantissimo questa lettera in cui racconta che “l’umiltà è la porta per la verità”. Rubo a piene mani dal suo racconto che trovo illuminante.
Quando inizi a comunicare, devi avere degli obiettivi: dove vuoi arrivare? Perché lo stai dicendo? Come vuoi raccontare e come riuscirai a ottenere una tua voce originale? Quando hai questi obiettivi ben chiari nella tua mente, è molto più facile insegnare a te stesso e, alla fine, questo è quello che devi fare. Nessuno ti insegnerà a comunicare.
I corsi o gli studi sono una parte importante della tua formazione, perché ti permettono di ottenere le conoscenze basilari e fondamentali. Però, come nella musica imparare le scale o gli accordi è indispensabile per fare di te un semplice esecutore, analogamente i corsi di formazione e gli studi non sono sufficienti per trasformarti in un vero comunicatore.

«La prima prova di padronanza di se stessi è l’umiltà. La vera umiltà […] Sai come puoi riconoscere qualcuno veramente umile? C’è un semplice test, basta osservarlo: lo vedrai attento, perché osserva e ascolta, gli umili migliorano costantemente. Non pensano o dicono di conoscere la strada» – Wynton Marsalis

Spesso comunicare è una professione, diventa un lavoro che dobbiamo fare per ottenere un compenso; tuttavia siamo “fritti” se smettiamo di divertirci nel farlo. Bisogna ripristinare continuamente il sentimento di orgoglio e di aspettativa che ci spinge a stimolare gli altri attraverso le nostre informazioni, passioni e suggestioni. Rimanendo sempre attenti e umili, come il primo giorno, perché:

«L’umiltà genera apprendimento poiché respinge l’arroganza che mette i paraocchi. Ti lascia aperto affinché le verità si rivelino» – Wynton Marsalis