C’è solo una cosa a cui possiamo attribuire il merito o la colpa dei nostri successi nel lavoro, nelle amicizie e pure nell’amore. È la componente più trascurata e meno compresa della nostra epoca, ed è una delle più evidenti, a chi la sa scorgere, nelle persone di successo o nelle aziende più affermate. Un ingrediente che sostiene e influenza la qualità di ogni relazione, di ogni comunicazione e progetto lavorativo.
Questa componente primaria è la Fiducia.

“Dal momento in cui sospettiamo le finalità di una persona, qualsiasi cosa faccia diventa compromettente” – Mahatma Gandhi

La fiducia, oltre a rappresentare un fattore igienico, è anche un fattore economico. Non è una vaga componente altalenante e intangibile nella mente di chi ci osserva, ma un fattore misurabile e verificabile in pochi passaggi. Stephen M.R. Corvey, nel libro “La velocità della fiducia” indica che c’è una formula semplice che vi permette di trasformare la fiducia, da variabile intangibile, e non quantificabile, in una solida metrica calcolabile. Una formula basata su velocità e costi. Quando scende la fiducia scende la velocità e aumentano i costi, al contrario se cresce, aumenta la velocità e scendono i costi. Le opportunità che vogliamo ottenere o i prodotti che vogliamo vendere sono influenzati pesantemente da quanta fiducia siamo riusciti a ottenere.
La fiducia significa affidabilità. Chi ci concede fiducia è propenso a credere nella nostra integrità, nelle nostre finalità e nelle nostre competenze. Al contrario, la sua mancanza, genera diffidenza e sospetto.

I cardini della fiducia

“La mia vita è un’unità indivisibile e tutte le mie attività si compenetrano… La mia vita è il mio messaggio” – Mahatma Gandhi

Secondo Corvey vi sono 4 cardini, a cui dobbiamo lavorare, che ci rendono credibili e affidabili agli occhi degli altri. I primi due riguardano il carattere e i secondi le competenze.

  1. Integrità
    L’integrità non significa solo onestà, ma è un valore più ampio che abbraccia la coerenza, l’essere coerenti dentro e fuori. Il coraggio di comportarsi uniformemente con valori e convinzioni che diciamo di avere. Questo è un fattore tra i più complessi e difficili da perseguire, che richiede una forte capacità di autoanalisi e comprensione dei propri valori etici. Pensiero e azione dovranno essere un tutt’uno.
  2. Intento
    Quali sono le nostre motivazioni, qual è la direzione e l’obiettivo che perseguiamo? Dichiararlo e perseguirlo con i fatti ogni giorno racconta di noi che non abbiamo finalità nascoste e obiettivi fumosi. La chiarezza di intenti genera fiducia.
  3. Capacità
    Talento, competenze, conoscenze e stile. Sono elementi che attirano chi se ne vorrebbe servire. Se avremo dimostrato onestà e coerenza, ma non avremo comunicato bene quanto siamo competenti in materia, rischieremo di ottenere stima, ma non essere considerati i giusti interlocutori per un determinato compito.
  4. Risultati
    La mancanza della dimostrazione tangibile che abbiamo portato a casa un risultato o ottenuto un determinato successo lavorativo nutrirà i dubbi, anche tra chi ha compreso la nostra onestà, coerenza e capacità. Questo ultimo e fondamentale punto rischia di compromettere tutto il lavoro che abbiamo fatto sulla percezione di fiducia in chi ci osserva.

Questi quattro cardini sono complessi da rispettare. Vi faccio un semplice esempio. Se fate dire alla vostra segretaria che non potete rispondere perché siete in riunione e non è vero, questa vostra banale bugia bianca, detta con le migliori intenzioni, genera in chi la osserva la convinzione che non siete coerenti e affidabili. Vivere in modo coerente, corretto e rispettoso della direzione che avete stabilito è difficile e costoso dal punto di vista energetico, ma vi permette di arrivare a qualcosa che pochi hanno compreso e ottenuto. Un’immagine che esprime capacità e affidabilità, il massimo dal punto di vista delle percezioni finalizzate ad ottenere vendite, assunzioni e opportunità.