A monte di una strategia di posizionamento personale, finalizzata a ottenere maggiore attenzione e a realizzare obiettivi lavorativi, ci sono molti problemi dati dal temperamento e dalle capacità personali. Ho osservato alcune persone incapaci di esporsi a critiche, che non hanno l’abilità di organizzarsi, non sono in grado di scrivere o fare video o non hanno la motivazione necessaria a superare lo sconforto di un’attività editoriale che – come accade sempre agli inizi – ritengono inefficace.
La parte più dura della creazione di una “marca personale” è quella in cui si inizia a produrre contenuti quotidiani. Nella quasi totalità delle persone che cominciano a curare il loro Brand il tempo necessario a crearli o distribuirli e l’arco temporale che servirà a ottenere effetti significativi è un motivo di forte avvilimento.
La bella notizia è che gli introversi, spesso, sono i migliori costruttori del loro posizionamento personale. Un introverso, quando crea contenuti, è nella sua zona di confort, sa organizzarsi ed è meno soggetto alle cadute di motivazione nei primi mesi di esposizione mediatica, forse perché è meno desideroso di essere circondato dall’attenzione; soprattutto, riesce a gestire le relazioni in maniera più ordinata e tranquilla attraverso la mediazione di un display.

Il Brand è un processo

Creare un Brand di se stessi non è qualcosa che possiamo attribuire alla fortuna o, nella maggior parte dei casi, al talento. Forse puoi diventare famoso grazie alla fortuna o a una tua capacità straordinaria, ma se parliamo di essere un Brand in un settore professionale diverso da quello sportivo o artistico ci riferiamo a un processo che può richiedere mesi o addirittura anni.
La bella notizia è che questo è un processo alla portata di chiunque; come illustro nel mio libro Dimmi chi sei, si tratta di isolare il proprio potenziale, comunicarlo nel modo più corretto e creare legami non mediati dagli aggregatori con il proprio pubblico.

Se osservi i migliori esempi di personal branding di persone che non erano già note, puoi osservare che:

  • Hanno identificato un motivo chiaro e unico con cui distinguersi dalla concorrenza nella loro comunicazione.
  • Hanno un modo di comunicare esclusivo e distinguibile rispetto alla concorrenza nel loro settore.
  • Producono in maniera coerente e costante contenuti utili e di qualità.
  • Sanno gestire le conversazioni e si impegnano in modo continuativo con chi interagisce con loro.
  • Possiedono un contenitore, che raccoglie tutti i loro migliori contenuti, nel quale poter convertire l’attenzione in contatti o vendite (Blog e Newsletter).

L’ultimo punto è fondamentale, l’ho misurato negli ultimi mesi. Il 90% dei clienti mi ha contattato attraverso questo Blog o attraverso il mio sito skande.it.
Accade raramente che qualcuno mi contatti o acquisti attraverso Facebook o LinkedIn. Le persone amano acquistare ciò che ritengono sia una loro scoperta, mentre non amano farsi vendere qualcosa attraverso un messaggio di stato o una sponsorizzata.

Molti iniziano a modellare o a costruire una loro presenza online, solo pochi ci riescono. L’assenza di motivazione, la poca propensione a esporsi o la mancanza di tempo sono i principali problemi all’origine del fallimento nella creazione di un Brand unico ed efficace. Tuttavia questa è un’opportunità straordinaria: dal momento che pochi concorrenti ne sono a conoscenza e molti non possiedono le qualità necessarie per poterla realizzare, mettendoti in una condizione di assoluto vantaggio. Vantaggio dovuto alla lungimiranza, al tanto lavoro e alla capacità che avrai di rimanere motivato per il tempo necessario ad ottenere i primi risultati.
Il Brand è un processo, non una formula matematica e nemmeno una tattica estemporanea.