Arrabbiarti non conviene, l’ira e la rabbia – secondo alcuni studi – fanno male al corpo, alla mente e al cuore. Oltre ad avere un forte impatto sulla salute, intaccano anche la capacità di produrre risultati dal punto di vista lavorativo e, se reso evidente a chi ti osserva, nuoce all’immagine che dai all’esterno. Generalmente, una persona continuamente arrabbiata rende diffidenti le persone che la osservano e, specialmente online, genera un fenomeno di aggregazione da parte di persone che hanno lo stesso problema o le stesse frustrazioni. Innescando una pericolosa spirale che si auto-alimenta.

È noto che identificare l’origine di un malessere è il migliore modo per iniziare un processo di cura. Capita a tutti di essere arrabbiati, delusi o amareggiati da una situazione, da un collega o dall’ambiente in cui lavoriamo. Non sei stato tu a dare origine al tuo malessere iniziale, ma sei tu l’unico responsabile del tuo malessere futuro che deriverà da questa situazione. Non è possibile prevedere il futuro quando si opera una scelta, tuttavia puoi indirizzare il futuro quando prendi una decisione che, successivamente, si rivela errata.

“Tutti a dire della rabbia del fiume in piena e nessuno della violenza degli argini che lo costringono”

Bertolt Brecht

Dicono che la depressione sia una forma di rabbia a cui manca l’entusiasmo. Accade quando si smette di reagire alle situazioni e si accetta il continuo malessere. Quando per qualche motivo si cerca di convivere con uno stato di irritazione permanente. Tuttavia, come dicevo all’inizio, la cura inizia quando si scopre l’origine del disagio e si completa quando si compie il viaggio verso il cambiamento.

L’irritazione è dovuta alle aspettative causate dalla narrazione che hai fatto a te stesso. Se ci fai caso, non ti arrabbi mai per una situazione difficile in cui ti sei lanciato consapevolmente.
Se la storia che stai vivendo ti rende irritato sei invitato a cambiare strada. Il tuo benessere futuro dipende solo da questo.