Ho capito cosa ha contribuito a farmi crescere umanamente e professionalmente. Non sono stati solo lo studio, l’applicazione di ciò che avevo appreso o la mia insaziabile curiosità. Certo, questi aspetti hanno creato una base su cui lavorare, ma la vera “killer application” del mio cambiamento si chiama “connessione”.
Quando ero un nerd e trascorrevo le notti sviluppando siti o immaginando un mio possibile futuro, mai avrei pensato che le connessioni mi avrebbero favorito a tal punto.

La settimana scorsa ho partecipato a un evento al centro esatto della Sardegna, molto ben organizzato e in una splendida cornice. Di norma in questi casi arrivo, tengo il mio intervento, abbraccio tutti e torno a casa. Questa volta, però, i relatori – molti dei quali sono eccellenti professionisti di marketing – hanno potuto confrontarsi per due giorni consecutivi in un bar del paese (che ci ha ospitati offrendoci tavoli, caffè e un collegamento a internet) e in lunghe sessioni durante le cene e i pranzi in un agriturismo, forse l’unico aperto in questa stagione.

Ho passato due giornate di scambi e messa in discussione delle mie idee con persone che la sapevano lunga, traendone spunti su cui lavorare per i prossimi due mesi.
La stessa cosa è accaduta nei giorni successivi alla Scuola Holden. Quella è l’unica lezione pubblica che tengo, gli altri sono master universitari o formazioni aziendali a porte chiuse. Alla Holden ho un pubblico esigente ed estremamente preparato. Ci sono professionisti, giornalisti, imprenditori, docenti e altri marketer. Ben due di quelli che hanno fatto il corso con me sono diventati Top Voice e alcuni hanno ottenuto grandissimi risultati attraverso la loro comunicazione. Sia chiaro: merito loro, non mio.
Alla Holden tutto ciò che dico viene immediatamente sottoposto a un processo di analisi, discussione e verifica. Non posso permettermi cose improvvisate, riportate da altri o prive degli opportuni riscontri. Appena sorgono dubbi i partecipanti alzano la mano per interrompermi e chiedermi spiegazioni. Si discute alla pari e a volte ha ragione chi solleva la critica. Un simposio di menti che crescono.

Esiste una forte relazione simbiotica tra confronto, insegnamento e creazione di contenuti che mi mantiene ad alti livelli nella materia che amo. Misurarsi con persone più preparate di me in specifici settori e dover dimostrare la validità delle mie idee mi sottopone a uno sforzo di crescita continua e incessante. Si impara con i libri, con l’esperienza e con il lavoro. Ma una settimana a contatto con professionisti così stimolanti mi ha dato idee, suggerimenti e nuove prospettive.
Mi ha anche ricordato che devo restare umile, perché c’è sempre una mano alzata che smonta pezzo per pezzo il mio ragionamento e mi fa tornare a studiare.