La piattaforma video di Google cresce a ritmi vertiginosi, secondo i dati della piattaforma sono un miliardo gli utenti che si collegano almeno una vota al mese. In Italia riesce a catturare ogni mese 24,4 milioni di utenti unici. Non esserci o non avere una strategia di comunicazione è una follia per le aziende e i professionisti.
Inutile dire che il detto “content is king”, su YouTube, sia il mantra che va continuamente ripetuto nell’atto di realizzare un nuovo video. Secondo quicksprout oltre al creare un ottimo filmato dai contenuti interessanti è d’obbligo sapere anche le basi di un buon posizionamento.

  • Una buona miniatura del video fa aumentare del 154% i clic tra il pubblico femminile e il 64% tra i maschi. Tenete conto quindi di sostituire quelle proposte, dovessero essere deboli, con una miniatura sexy e sorprendente in modo da differenziarsi nei risultati delle ricerche.
  • Compilare tutti i metadati con parole chiave corrette e un breve (ma non troppo) testo di spiegazione del video. Occhio anche al titolo che deve contenere le parole chiave per cui si vuole essere trovati.
  • Chiedere di sottoscrivere il vostro canale con un apposita notazione è fondamentale, è il migliore modo di fare follower su questa piattaforma.
  • Siate consistenti e diretti al punto, non cercate di emulare la “Caduta degli Dei” di Visconti, non verrà proiettato in un cinema di film d’essai. Aggiungo anche di non mettere titoli iniziali, se proprio dovete farlo, più lunghi di 3 secondi.
  • Postare un video d’attualità al momento giusto ottiene il massimo dell’efficacia, ma richiede anche l’avere il senso della notizia e velocità d’esecuzione.
  • Non è vero che il video più e corto e meglio è; se state facendo un video didattico, una recensione oppure un video industriale potete arrivare a 5 minuti. Altrimenti attenetevi alla regola del rimanere dentro al minuto. L’importante e non annoiare, ma se siete i nuovi Stanley Kubrick lo potrete fare anche di due ore.
  • Regola che vale per tutti i social, rispondete e conversate con chi commenta il video.

Questi e altri dati sono contenuti nell’infografica di quicksprout riportata qua sotto:

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