I risultati della ricerca LinkedIn, New Norms@Work, realizzata in 19 paesi su un campione di 15.075 lavoratori a tempo pieno dai 18 anni in su, mettono in evidenza come sia divenuto molto importante il Personal Branding, ovvero il modo in cui i professionisti di tutto il mondo stanno ridefinendo i propri brand professionali per adattarsi al nuovo mondo del lavoro, sia online che sul campo.

Secondo Marcello Albergoni, Head of LinkedIn Italia:

Le norme a cui attenersi sul luogo di lavoro continuano a cambiare con l’evolversi delle culture, dei settori e delle generazioni. L’unica costante è l’importanza di realizzare e consolidare un brand professionale forte. (…) La nostra ricerca dimostra che oltre alla presenza online, ci sono molte altre componenti di cui i professionisti devono tenere conto quando definiscono il loro brand professionale, tra cui il modo in cui si vestono, come condividono le loro opinioni e le precedenti esperienze lavorative

L’attività principale, secondo la ricerca, è la cura del proprio profilo. Nell’attuale era digitale, molto spesso, è proprio dalla foto del profilo di un professionista che si ricava la prima impressione. Analizzando i diversi settori, emerge che, su LinkedIn, i professionisti che operano nel campo del recruitment, in quello della moda, dei beni di lusso e nel settore alberghiero, tendono a cambiare la propria immagine del profilo più spesso rispetto alla media. Non a caso, gli esponenti della cosiddetta Generazione Y sono quelli che cambiano più spesso l’immagine del profilo, diventando il gruppo demografico più visualizzato su LinkedIn.
Esaminare attentamente la foto del profilo è importante. Essa, infatti, conta più di quanto non si pensi: un profilo con foto ha una probabilità di essere visualizzato 14 volte superiore rispetto ad uno che ne sia privo. Assicurarsi che la foto rappresenti al meglio dal punto di vista professionale la propria candidatura potrebbe essere decisivo per concretizzare un’opportunità lavorativa. LinkedIn non è Facebook. Carica una foto di alta qualità in cui sei da solo, meglio se vestito in modo professionale. Evita accuratamente fotografie scattate alle feste, animali o personaggi dei fumetti!
LinkedIn ha creato un vademecum su come realizzare un buono scatto per la foto di profilo a questo indirizzo.

Non solo foto

Il titolo del Profilo: è necessario mettere in evidenza le novità. Scrivere un titolo convincente che invogli le persone a leggere il proprio profilo, infatti, offre maggiori possibilità di business. Se sei alla ricerca di un’opportunità professionale, scriverla nel titolo potrebbe rappresentare un ottimo metodo per farti notare.
Individua le parole chiave da usare nella sezione “Competenze ed esperienze”: questa è la posizione giusta in cui inserire le parole chiave e gli slogan che possono attirare l’attenzione di chi si occupa di selezione del personale. Trova quelle più accattivanti nelle offerte di lavoro che potrebbero interessarti e nei profili degli utenti che ricoprono posizioni simili a quelle a cui aspiri.
Il curriculum: impegnati fin dall’inizio ad eliminare dal tuo profilo su LinkedIn le frasi fatte e i termini più in voga. È fondamentale, però, evitare di sostituirli con altri termini che potrebbero risultare altrettanto abusati. Pensa di rispondere a tre semplici domande: qual è la tua reale motivazione personale? Ti è servita a sostenere un programma? Quali risultati hai ottenuto grazie alla motivazione? Può essere di grande aiuto inserire alcuni esempi che dimostrino chiaramente la tua motivazione e forniscano una dimostrazione dei risultati ottenuti con il tuo lavoro.

linkedin