Credo che la crescita professionale sia un continuo alzare l’asticella. Si vive nell’impazienza di raggiungere una determinata altezza per poi ritornare a sfidarsi con un obiettivo leggermente più alto. Come ripetono coach e “motivatori”.
Sognare in grande ha poco senso se rimane un sogno. Ci si deve dare obiettivi raggiungibili come se fossero i gradini di una scala che porterà alla realizzazione più grande.

Lucio Anneo Seneca disse che “la fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”. Le opportunità vanno afferrate senza esitazione; sono talmente rare e contate, che non vanno mai lasciate sfilare via senza coglierle. Ho visto molti colleghi rinunciare a grandi occasioni per i motivi più svariati. Il primo di tutti questi era sempre la paura di uscire dalla routine e dagli schemi che avevano creato per loro stessi.

Se ripenso alle mie sfide di soli quattro anni fa, la più ambiziosa era riuscire ad aprire un blog e avere un centinaio di visite al giorno. Oggi sono molto diverse e molto più complesse, ma possibili solo grazie ad un percorso fatto di tante tappe intermedie.
Senza un percorso di crescita possiamo sognare in grande, ma di concreto non accadrà nulla. Gli ostacoli e gli inciampi sono inevitabili. Ho anche scoperto che non è affatto vero che ti rafforzano. Un ostacolo è un ostacolo. Vanno presi come inconvenienti inevitabili di fronte ai quali si deve scegliere se saltarli o aggirarli. Non ci sono altre possibilità.

“Ricorda, se hai bisogno di una mano, la troverai alla fine del tuo braccio”. Audrey Hepburn ha detto una cosa semplice e illuminante. Spesso si cerca il sostegno degli altri, di qualcuno che ha promesso di assisterci o di un collega su cui confidiamo per un aiuto in caso di necessità. Questo sostegno potrebbe non arrivare. Quando progettate una nuova sfida cercate di non prevedere nessun aiuto. Se poi dovesse arrivare, il traguardo sarà più agevole e veloce da raggiungere, ma non dovrà comunque essere l’aspettativa dell’aiuto a condizionare il vostro obiettivo. Questo è un insegnamento che ho appreso in questi anni in cui mi sono messo in gioco.
Sfida significa crescita e dolore. Significa dover affrontare i propri limiti culturali e psicologici. Significa delusione e appagamento, esaltazione e frustrazione. Significa vivere per raggiungere un obiettivo.