Prendete la vostra attività di comunicazione digitale e mettetela sul tavolo, poi alzatevi dalla sedia a guardatela da una distanza di 10 metri. Cosa vedete? Forse nulla di speciale, ma quello che intendo dirvi oggi è che prima di comunicare dovrete avere un riferimento e un obiettivo per la vostra partecipazione a quella che Seth Godin ha definito “la più grande opportunità per il singolo dall’inizio dei tempi”. Credo che identificare un target e il modo giusto per comunicare sia la difficoltà più grande. Me ne accorgo sempre più spesso osservando l’attività digitale di amici e colleghi.

La cara amica Valentina Vandilli qualche giorno fa mi ha chiesto, in un post, la mia opinione sulla seguente strategia:

1. Elimina amicizie inerenti a vecchi interessi (solo persone che non conosci nella realtà)

2. Aggiungi persone che lavorano nel tuo settore e comunica, collabora con loro
Risultato: gli unici post del mio profilo che vengono commentati sono solo quelli che contengono parole inerenti al mio lavoro

Come ho detto a Valentina, considero questa meccanica completamente errata, anche se a sostenerne la validità troviamo il fior fiore di opinion leader italiani e stranieri.
Tutti sanno che la mia attività è quella di consulente/formatore nel campo del marketing digitale. Se avessi aderito strettamente alla tesi di Valentina mi sarei circondato esclusivamente di colleghi e concorrenti sulle piattaforme sociali. A questo punto mi chiedo che senso abbia comunicare ai professionisti che fanno il mio stesso mestiere. Comunicando bene, nel caso di surplus di lavoro, potrebbero rivolgersi a me, ma questo è accaduto molto raramente. Se realizzassi e avessi un blog che parla di biciclette al carbonio, che senso avrebbe connettere solo i colleghi/concorrenti?

Non è mia consuetudine chiedere amicizie su Facebook o collegamenti LinkedIn. Se siete tra quelli che hanno ricevuto la mia richiesta di collegamento su qualsiasi piattaforma sociale significa che siete tra i pochissimi a cui l’ho chiesta e l’ho fatto esclusivamente perché giudico interessanti i vostri contenuti. Normalmente ricevo richieste di collegamento da colleghi come anche da avvocati o da fruttivendoli e quasi sempre le accetto. Non mi pongo la domanda: perché mi segue? Accetto il collegamento/amicizia e ricambio il follow a (quasi) tutti. Se qualcuno si vuole connettere con me una ragione ci sarà: potrebbe volere un follower in più, ma potrebbe essere anche veramente interessato alla mia attività e ai miei contenuti. Non mi pongo mai la domanda. Accetto e poi si vedranno gli sviluppi.

Questo mio atteggiamento pop ha generato molti clienti che non fanno la mia identica professione, bizzarro vero?!