Molte operazioni di Digital PR nei confronti di blogger e “influencer” della rete sono caratterizzate da improvvisazione ed ingenuità. La fine arte delle pubbliche relazioni online è regolata dal semplice, ma spesso disatteso, principio di reciprocità.
Chi ha l’esigenza di far parlare di sé e del proprio prodotto/servizio da parte di un blogger di settore, contatta una lista di autori con una mail o, meglio, con una telefonata in cui cerca di convincerlo alla pubblicazione di un post dedicato.

Tra gli errori più diffusi delle Digital PR c’è l’abitudine di inviare mail a casaccio. Inviare una mail non costa nulla e il ritorno può risultare interessante, se l’azienda ha una immagine forte e gode di grande considerazione da parte del pubblico. Un comunicato stampa di Google ha una  capacità di essere pubblicato maggiore rispetto a quello dell’Elettromeccanica XYZ. Quindi, se non siete leader di un determinato settore, questa operazione potrebbe rivelarsi una perdita di tempo.
Anche contattare direttamente il blogger potrebbe rivelarsi un’operazione deleteria. Chi come me ha un blog viene contattato quotidianamente da startup, autori di libri e aziende di settore. Alcune startup mi assillano e non comprendono che non posso parlare di qualsiasi iniziativa mi venga proposta.

Ci sono blogger e blogger. Alcuni, che postano molto e spesso, si avvalgono di comunicati stampa e di qualsiasi notizia di settore per poter dare un’informazione più completa possibile ai propri lettori. Questi blog sono più simili a Magazine che a blog personali. In questo tipo di blog è facile trovare recensioni di libri e pubbliredazionali. Poi ci sono blogger che postano al massimo una volta al giorno, curando moltissimo ogni singolo articolo. In questo genere di blog gli autori non possono permettersi il lusso di pubblicare promozioni, perché i lettori si aspettano la qualità e l’esclusività. Questi blogger ci pensano due volte prima di pubblicare qualcosa che possa sembrare anche solo vagamente promozionale.
Sta aumentando a dismisura il numero di persone che chiede l’amicizia su Facebook e il collegamento su LinkedIn al solo fine di convincere a parlare di loro. Persone che si offendono se si dice loro che non si è interessati al loro servizio o al libro che hanno scritto.

Senza scendere nel dettaglio di tecniche che richiederebbero un post dedicato e molto articolato, dico che chi è capace di ottime relazioni pubbliche digitali ha compreso che l’ottenimento dell’attenzione e la pubblicazione di una recensione o di una notizia sono il frutto di uno scambio. Non si tratta solo di danaro, ma di relazioni in cui entrambe le parti hanno una convenienza reciproca. In alcuni casi il blogger ottiene notizie esclusive e prodotti in anteprima, in altri è coinvolto nello sviluppo di un servizio come consulente o invitato a dimostrazioni ed eventi. Se le operazioni di Digital PR non partono dalla convenienza di entrambe le parti difficilmente avranno successo. La reciprocità è alla base di tutte le relazioni in cui il fine è esclusivamente promozionale.