Ho riflettuto a lungo su ciò che i lettori di questo blog si aspettano da me, su quello che li unisce e che unisce i lettori di altri autori di maggiore successo ai loro seguaci. C’è un legame sottile che salda il fruitore dei contenuti con chi li produce. Non è solo un fattore quantitativo o qualitativo, ma di stile, valori e autenticità percepita. Sono giunto alla conclusione che ho i maggiori riscontri quando trasmetto un insieme di coerenza e consistenza.
Quando leggiamo i libri di un famoso autore di best seller internazionali, non possiamo fare a meno di notare il suo stile, il suo linguaggio e la sua personalità. Ogni nuova opera è una conferma stilistica prima che contenutistica. I lettori si aspettano di ritrovare la “voce” che li ha precedentemente appassionati. Allo stesso modo, un blogger o autore di nicchia trattiene a sé, oltre che con la sostanza del contenuto, anche attraverso al propria “voce” unica e autentica.
Esiste quindi una sorta di posizionamento personale del linguaggio utilizzato e della struttura data alle informazioni che si vogliono trasmettere. Il blog di Seth Godin, ad esempio, è un perfetto esempio di coerenza: contenuti di poche righe estremamente curati che non hanno l’ambizione di insegnare qualcosa, ma di essere di ispirazione e capaci di cambiare la nostra direzione. Completamente diverso per stile e struttura il blog di Brian Honigman che crea post molto articolati, arricchendoli di grafiche e tutorial. Un contenuto che è più simile ad un ebook, o ad un manuale tecnico che ad un articolo. Questo stile è votato alla chiarezza e all’utilità per chi ne fruisce.

Oltre al linguaggio, i cui prerequisiti consistono in una sua coerenza stilistica ed espositiva, si devono far arrivare al lettore concetti o informazioni consistenti. Alcuni trovano utili le informazioni tecniche, altri le strategie, altri ancora le motivazioni. Data la complessità, sono rari gli autori che tentano di sviluppare tutte e tre queste tematiche. Scegliere cosa trattare è una questione di posizionamento. Se opti per la tecnica, avrai a che fare con un pubblico che sa già cosa vuole a cui però manca la singola informazione. Nel caso di post sulla strategia, otterrai un pubblico che ha già un obiettivo e vuole sapere come arrivarci. Nel caso della motivazione, avrai un pubblico che richiede di essere ispirato, vuole trovare nuovi obiettivi o cambi di mindset. Questi pubblici potrebbero non gradire lo stesso tipo di post. Ad esempio, una persona motivata e consapevole potrebbe trovare inutile il vostro post motivazionale, così come uno inconsapevole della strategia potrebbe trovare inutile un post squisitamente tecnico. Questi non sono gli unici modi di fare blogging, tuttavia possono essere attribuiti alla maggioranza dei blogger in circolazione. Oltre che nel professionale, anche nel settore Food, Travel o Lifestyle riesco quasi sempre a distinguere in quale modalità il blogger si pone.

Ti ameranno per quello che dai. Decidi ora a quale pubblico vuoi rivolgerti e che taglio dare alle informazioni che fornisci quotidianamente. Ricorda che ti seguiranno se sarai coerente e utile.