Negli ultimi giorni mi sono arrivati vari messaggi privati con richieste tipo: “Il mio blog ha 1000 accessi al giorno, come faccio a monetizzarli?“, oppure, “Voglio vivere solo con il mio blog, mi serve una tua consulenza“, ecc.
Non esiste una risposta unica che vada bene per tutte queste domande, per chi ha un blog che genera 5000 visitatori al giorno, parlando di attualità, il ritorno con Google AdSense potrebbe aggirarsi attorno ai 10/15 euro al giorno. Decisamente pochi per farne una professione.
Non è attraverso la quantità di visite che guadagniamo soldi, ma attraverso la community e l’autorevolezza che sapremo costruirci, il massimo lo otterremo se il blog rappresenta la nostra professione e serve ad alimentarla a suon di contatti e richieste di consulenze. Le visite, come il numero di follower o di fan sulla pagina, sono un pessimo indicatore, più adatto ad alimentare la nostra vanità che in termini lavorativi.
Faccio l’esempio più classico: chi riesce a costruirsi un seguito parlando di biciclette da corsa e ha una comunità di 1000 appassionati che seguono le sue indicazioni e lo ritiene autorevole, probabilmente, riuscirà a fare una professione del suo blog. Il blog ben posizionato sui motori di ricerca essendo verticale sull’argomento sarà un veicolo pubblicitario trasversale e di maggiore impatto rispetto ad una qualsiasi campagna a pagamento. Le aziende del settore non avranno difficoltà a commissionargli post, invitarlo ad eventi e fornirgli attrezzatura gratuita sperando che ne parli. Tutto questo nei mesi genererà un aumento del suo prestigio e di conseguenza incremento della sua visibilità in quel determinato settore.
Il massimo, lo ripeto, lo si ottiene se il blog parla del nostro business in cui un contatto può trasformarsi in un cliente.
Esistono molte nicchie di mercato scoperte e con deboli influencer, per chi volesse cimentarsi le opportunità sono enormi e stanno crescendo, l’importante e non buttarsi su un settore inflazionato e già largamente presidiato.