Un parametro che tutte le aziende mi chiedono costantemente di monitorare è rappresentato dai numeri: numeri di like, numeri di follower, numeri di lead, numeri di visite (i famosi Key Performance Indicators – KPI).
Attraverso questa incessante ricerca dei numeri, tutto quello che è misurabile serve a comprendere quanto si è efficaci e consente di tracciare diagrammi sulla base dei quali l’obiettivo è riuscire a fare meglio mese dopo mese e anno dopo anno. I numeri sono importanti. Danno un’indicazione della direzione intrapresa e fanno percepire se c’è stato un miglioramento, oppure se si debbano apportare correzioni.

Esistono però fattori difficilmente misurabili che fanno davvero la differenza. Incrementare il numero del nostro seguito è molto facile. Ci sono tecniche che consentono di crearlo agevolmente, anche a fronte di una pessima strategia di contenuti. Oggi, possiamo ottenere l’attenzione in qualsiasi momento, semplicemente pagando sponsorizzazioni sui maggiori social network ad un prezzo inferiore rispetto alla pubblicità tradizionale di 10 anni fa. Quello che non possiamo comperare è la fiducia di chi ci legge o ci vede attraverso un video. La fiducia si costruisce attraverso piccoli passi, tanti piccoli mattoncini che si devono disporre in modo ordinato uno in fila all’altro. La fiducia è basata sulla nostra storia, su quello che lasciamo percepire e si costruisce sul valore disinteressato che trasmettiamo attraverso la nostra comunicazione. La fiducia è basata sulla conferma. Il nostro impegno quotidiano dovrà essere finalizzato a confermare l’autorevolezza e la disponibilità ad agire in modo disinteressato nella direzione del nostro pubblico.
Ottenere lead è un’ossessione che accomuna quasi tutte le aziende con cui lavoro. Questo, perché non comprendono che il lead è, in realtà, l’ultimo step di un percorso in cui credibilità e fiducia siano ben interpretate e costantemente confermate giorno dopo giorno. Il più grande inganno che farete a voi stessi sarà credere che ottenere clienti sia il risultato di una equazione matematica in base alla quale sia sufficiente moltiplicare il messaggio per la dimensione del vostro pubblico.

Angelo di Battista, nel Vocabolario dell’intelligenza emotiva, racconta:

La credibilità si riferisce fondamentalmente alla veridicità delle cose dette, e all’attendibilità e fondatezza delle affermazioni fatte da un soggetto in uno specifico contesto comunicativo. Sul piano relazionale la credibilità è un ottimo biglietto da visita grazie al quale ottenere la fiducia del prossimo. (…) In ogni caso, maggiore è la credibilità personale di cui un individuo gode, più alta sarà la fiducia che gli altri saranno propensi ad accordargli in qualsiasi ambito

L’ex vice presidente USA, Hubert Horatio Humphrey, diceva che “la propaganda, per essere effettiva, deve essere creduta. Per essere creduta deve essere credibile. Per essere credibile dev’essere vera”. 

Anche Aristotele nella Retorica, spiegava che gli elementi che rendono un oratore credibile sono,

  • saggezza – la capacità di comprendere o spiegare fatti e azioni, di elaborare modelli astratti della realtà, di costruire giudizi, di intendere e farsi intendere dagli altri
  • virtù – la capacità di eccellere in qualcosa
  • benevolenza – la buona disposizione verso il prossimo

Come potete intuire, rendersi credibili è tutt’altro che semplice e richiede una strategia a medio lungo termine. Occorre creare contenuti, sapersi raccontare, avere un’immagine credibile e solida di se stessi o della propria azienda, cercare la conversazione e maturare un istinto benevolo verso il proprio pubblico.

Oggi, chi ha una certa dimestichezza con le tecnologie digitali, ha maturato una propensione a informarsi prima di acquistare un prodotto e sceglie di affidarsi ad un professionista. Se la nostra reputazione personale o aziendale fosse basata sul numero di seguaci e non sulla narrazione delle qualità personali e aziendali, difficilmente otterremmo la fiducia del potenziale cliente. Un cliente che si basa sulle impressioni che riceve dalla nostra immagine, dalle referenze, dalla nostra storia e da quello che si dice di noi nelle conversazioni digitali.

Quindi, professionisti e aziende, ripetete con me: per facilitare i risultati nelle promozioni digitali dobbiamo crearci una CREDIBILITA’.