Sappiamo tutti che il content marketing è un settore in crescita. Ma la sorpresa è data da quanto velocemente stia crescendo: il 60% delle piccole imprese B2B ha intenzione di aumentare il loro budget dei contenuti nel prossimo anno. Questo è il risultato della ricerca esposta da Joe Pulizzi e che si spera varrà anche per l’Italia (parlo di una ricerca fatta tra le aziende USA).
contenuti
Cosa vogliono ottenere le aziende attraverso i contenuti? L’85% delle aziende ha definito lo scopo di questa opera contenutistica nel web nella visibilità della marca, il 78% la generazione di Lead e l’acquisizione di clienti. A seguire l’affermazione e la leadership di pensiero, l’engagement, traffico al sito web e la cura del cliente.
Le aziende di B2B preferiscono distribuire i contenuti su LinkedIn (91%), Twitter (86%), Facebook (82%), YouTube (75%) e Google + (61%).
I contenuti sono prodotti in maggioranza per i social network e il blog corporate, a seguire per newsletter, video e presentazioni online.

b2bLa misurazione del successo, a detta delle aziende intervistate, è misurata dal traffico sul sito aziendale (64%), la qualità di lead generati (57%), la quantità dei lead (51%), la condivisione sulle piattaforme sociali (49%), il ranking SEO (48%) e il tempo di permanenza degli utenti sul sito. Vendite dirette e i feedback dei clienti a seguire.

Oltre ad essere confortanti dal punto di vista delle prospettive economiche che ci attendono. A noi fornitori a cosa servono questi dati? Servono a capire chiaramente l’aspettativa dei clienti per andare con argomenti che sappiano convincere, perché il content marketing si fa anche in ufficio dal cliente, sottoponendogli un piano giusto e che vada incontro alle sue esigenze. E successivamente mantenerlo, ma questa è la fase due.

I dati, benissimo esposti, nelle slide che troverete sotto sono una vera miniera di informazioni: