Oggi concludo la fase dei “guest post”, con un ottimo articolo dell’amico Alessio Beltrami, consulente di comunicazione specializzato nell’utilizzo del blog aziendale. Autore del libro “Come Vendere con il Blog Aziendale“. Nel 2010 ha fondato BlogAziendali.com per offrire un servizio dedicato alla gestione del blog per imprese e professionisti. Al contrario degli altri ospiti in questo caso ho chiesto io di parlarmi di un argomento specifico e di cui vedo esserci richiesta: come aprire un blog e non farsi rapinare. Buona lettura!

Il dubbio di molti professionisti e imprenditori in merito all’idea di aprire un blog è solitamente di questo genere: mi costerà una fortuna? Sarà davvero utile al mio business?

Pur non occupandomi direttamente dello sviluppo e della personalizzazione della piattaforma (la parte tecnica di un blog) conosco bene quello che serve a una piattaforma di blogging per rispondere alle esigenze di professionisti e aziende. In pratica quello che serve per trasformare la spesa in un investimento che genera profitto.

Voglio condividere con te alcune informazioni per aiutarti a investire bene i tuoi soldi e seguire il percorso che partendo da zero può portarti a ottenere un blog di successo con visite e contatti profilati (il tuo cliente che ti bussa alla porta).

Scegli in funzione dei tuoi obiettivi

Un blog “bello” è sicuramente gradevole, ma non è questo il suo scopo. O è il semplice canone estetico a guidare la tua strategia?

I tuoi obiettivi sono senza dubbio il primo fattore da considerare, quindi detta brutalmente: perché vuoi aprire un blog?

Escludendo la risposta “per sfruttare tutte le possibilità offerte da internet” ci sono diverse opzioni, te ne elenco alcune.

Per molte aziende fare customer care attraverso il blog è un’ottima strada, anche il lancio di un prodotto o di un’iniziativa promozionale specifica sono opzioni valide, oppure puoi scegliere di mandare in pensione il tuo ufficio stampa e utilizzare il blog per fornire ai media notizie e informazioni (è così che molte aziende oggi ottengono copertura mediatica).

Chiaramente puoi anche utilizzare il blog come strumento di lead generation, questa piace molto di solito anche se tutte le attività in cui un blog può aiutarti sono direttamente o indirettamente collegate alla possibilità di incrementare le vendite.

Quindi hanno tutte a che fare con la tua lead generation.

Se hai chiaro l’obiettivo mettilo in relazione con le scelte grafiche e di struttura per ottenere una prima scrematura.

Blog e obiettivi: la formula da usare

Può davvero “nome funzione / aspetto grafico” aiutarmi nell’ottenere “definizione del tuo obiettivo”?

Rispondi onestamente e parti con il piede giusto.

Da qui non ottieni la soluzione definitiva, ma certamente scremi molte possibilità che sulla carta sembrano una buona idea, ma che si smontano velocemente quando le confronti con un obiettivo chiaro.

Lo so, non è sempre facile fermarsi, riflettere e analizzare perché l’istinto ci porta a fare zapping su gallerie infinite di template in vendita, ma a cosa ci può portare annegare tra centinaia di template senza aver definito uno straccio di obiettivo?

Esempio: alcuni template presentano funzionalità molto avanzate e particolarmente indicate per esigenze specifiche come la possibilità di trasformare il blog in una community con accesso ad aree riservate attraverso membership o altre funzionalità dedicate alla gestione delle immagini come gallerie e slide. Tutto molto bello, ma la domanda è sempre la stessa: è quello che vuoi ottenere? Serve per raggiungere il tuo obiettivo?

Parti sempre dalla strategia

Hai deciso cosa vuoi ottenere e hai capito che alcune opzioni grafiche e funzionali non fanno per te. Bene. Le possibilità si restringono, ma c’è ancora del lavoro da fare.

Qui entri nello specifico e chiarisci “come” vorrai ottenere quegli obiettivi e parlando a che pubblico (il tuo target). Per fare le cose fatte bene metti in relazione la tua proposta con quelle già presenti sul mercato, confrontando direttamente cosa dice la concorrenza e in che modo.

Ti faccio un esempio: se vuoi sfruttare il blog per far conoscere un nuovo prodotto e identifichi il video come mezzo per raggiungere il tuo potenziale cliente, un template che offra una perfetta integrazione con i contenuti video e con una gestione facilitata degli stessi sarà una scelta indicata. Questo lo fai prima di girare i video e prima di costruire il blog!

Se i tuoi concorrenti stanno già utilizzando questa formula dovrai però riuscire a distinguerti anche attraverso la scelta del template che pur essendo una parte tecnica resta la cornice del tuo messaggio.

In questo modo costruirai le fondamenta di un blog adatto alle tue esigenze, pensato per il tuo target (il tuo cliente tipo) e capace di distinguersi dai tuoi competitor.

Infatti se il consumatore non comprende all’istante e chiaramente la tua differenza, finirà per valutarti unicamente sul fattore più facile da attaccare: il prezzo.

Gestione del blog: non delegare il successo al caso

Non esiste template o personalizzazione grafica in grado di produrre risultati senza una gestione attenta e costante. Sì, il blog è un investimento (di tempo e risorse) continuo.

Esistono però strumenti e soluzioni per ridurre lo sforzo al minimo.

Il calendario editoriale è lo strumento principe per organizzare idee, collaboratori e una tabella di marcia coerente con i i tuoi obiettivi.

In pratica definisci in anticipo gli argomenti da trattare e li organizzi per assicurarti che lavorino nel tuo stesso interesse. Qui infatti hai la possibilità di coordinare azioni mirate per fare in modo che la comunicazione diventi marketing applicato.

Non organizzare una gestione del blog significa buttare soldi.

Alcuni strumenti inoltre possono essere particolarmente utili per una gestione di gruppo o anche solo per appuntare velocemente idee su cui lavorare anche in mobilità (da smartphone o tablet), tra questi consiglio Evernote e Google Drive che uso personalmente per ottimizzare i tempi sia per i lavori personali che per quelli con altri professionisti.

Non misuri, non capisci

Senza un chiaro sistema di misurazione non avrai modo di valutare i risultati.

Questo si traduce in uno spreco di denaro nel momento in cui realizzi un blog che si sta muovendo nella giusta direzione, ma che manca di comunicare quelli che “secondo te” dovrebbero essere gli indicatori di un andamento positivo.

In pratica tutto procede per il verso giusto, ma tu getti la spugna o cambi strategia pensando che sia la strada sbagliata. Oltre al danno la beffa ;)

Misura ogni elemento che hai a disposizione e impara a interpretare i dati.

Guardare Google Analytics e limitarsi a una valutazione sommaria dei visitatori totali non significa analizzare i dati che hai a disposizione. Imposta con uno specialista obiettivi precisi su Analytics, saranno vitali per una valutazione corretta dei risultati.

Anche la tua comunicazione via email con DEM o newsletter dovrebbe essere misurata  quando direttamente collegata al blog. I principali strumenti in circolazione come GetResponse, AWeber e MailChimp (per citare i più popolari) offrono tutti informazioni che non puoi ignorare.

La cosa più importante? Il comportamento del consumatore a contatto con i tuoi contenuti

Tutti questi dati servono per valutare oggettivamente l’andamento del blog e lo fanno guardando la cosa più importante, il comportamento del consumatore a contatto con i tuoi contenuti.

Questo significa tutelare il tuo investimento e raccogliere le informazioni necessarie per migliorare costantemente.

Nel libro Come Vendere con il Blog Aziendale”  ho tracciato un percorso preciso e comprensibile anche per i non addetti ai lavori per aiutarti a scegliere basandoti su elementi oggettivi. Questo riguarda la scelta del blog, ma anche la definizione del messaggio e la stesura dei contenuti.

In sintesi: metti i tuoi gusti e le tue convinzioni da parte e dai priorità a obiettivi precisi e bisogni del cliente. È questo il modo per spendere bene i tuoi soldi e assicurarti un ritorno fatto di risultati.

P.S. come hai visto non abbiamo parlato di Joomla, WordPress, PHP o HTML e sai perché?

Perché sono aspetti tecnici che scivolano in fondo alla tua lista delle priorità quando inizi a pensare a ciò che davvero conta per generare risultati grazie a un blog aziendale.