Claudio ErbaClaudio Erba è stato definito come “un imprenditore di rivoluzionario al di là dei confini di oggi” nel libro “imprenditori” edito da Mondadori.
Nel 2005 ha creato Docebo, l’azienda è diventata attiva nel mercato dell’e-learning (lui oltre ad aver avuto l’idea è l’attuale CEO)
In 6 anni Docebo ha raggiunto un fatturato di 1,5 milioni di dollari, con un incremento medio annuo del 50% e ha nel suo portafoglio oltre 120 clienti Corporate e PMI tra cui: Mediaset, il gruppo televisivo Sky, Accenture, Volksbank, AON, Herbalife, SoloAffitti, Trinity Mirror e molti altri. (questo è solo una minima parte del suo curriculum, per chi vuole conoscerlo meglio l’indirizzo è questo: http://www.linkedin.com/in/claudioerba )

Insomma un personaggio decisamente atipico nel panorama italiano, che ci dimostra che con buone idee e iniziativa si può creare qualcosa di buono anche senza trasferirsi in Silicon Valley.
Lo ringrazio pubblicamente per aver voluto rispondere a questa mia breve intervista:

1. Docebo ha insegnato che in questo paese è possibile creare e sviluppare grossi progetti web rivolti al mondo. Quali sono i consigli che darebbe per chi ritiene di avere una buona idea e non ha le risorse per lanciarla?

Le risorse non sono un prerequisito fondamentale per prototipare e validare un’idea. Lo sono l’entusiasmo, le competenze e una visione chiara di quello che si vuole fare. Dunque il mio suggerimento è di lanciarla lo stesso. Docebo è nata nella mia camera da letto, poi si è ingrandita trasferendosi in soggiorno, fino a spostarsi in “uffici veri” dopo 2 anni dalla nascita.

Troppo spesso si aspetta l’occasione giusta per “lasciarsi andare”: è un po’ come andare a ballare e passare il tempo appoggiato alla parete! Bisogna buttarsi in pista, “senza se e senza ma”. Scherzi a parte e fuor di metafora, il digitale non ha barriere all’entrata, si può prototipare di notte e a costo zero, basta studiare, avere voglia e non scoraggiarsi.

2. Qual è il futuro della formazione a distanza? Le tecnologie che vedremo nei prossimi anni, visto che i consumatori si stanno rivolgendo verso le tecnologie mobili.

Il device è la vera sfida del futuro (lo ha capito bene Zuckerberg quando, con Internet.org, non ha fatto leva sui carrier, bensì sui device vendor). La mia personale visione è che il mondo dei device si dividerà in due: da un lato il Computer (Laptop, Desktop, All-in-one, etc.) come strumento di produttività, che diventerà quindi il tornio del nuovo millenio. Dall’altra parte, invece, Smartphone, Tablet e Phablet saranno una appendice del nostro corpo nella vita di tutti i giorni, anche in supporto alla mobile productivity.

I paradigmi formativi cambiano in modo drastico a seconda di un solo parametro: la dimensione dello schermo. Nel mondo E-Learning possiamo immaginare tre elementi: il PC per mappare ed organizzare l’attività formativa di migliaia di user (Creazione utenze, Business intelligence, sviluppo del contenuto formativo); il PC o il Tablet per la fruizione di corsi interattivi di una certa durata (I Classici percorsi formativi strutturati), e infine lo Smartphone per training di breve durata (Es. Pillole formative) legato ad un contesto di informazione/formazione.

E’ facile immaginare che progettare corsi per un device con schermo grande (per noi grande attualmente equivale ad un device dai 7” in su) o piccolo (smartphone) sia qualcosa di radicalmente diverso. E’ impossibile pensare di proporre lo stesso formato su entrambi i device con la stessa efficacia.

3. Il mondo del lavoro odierno è sempre più legato alla formazione costante, sia per i dipendenti che per le figure dirigenziali. Esistono strategie formative per rendere la formazione continua in una frazione della giornata lavorativa in modo da renderla più efficace e meno noiosa?

Immagino tu ti aspetti che io parli di Gamification, ma non lo farò! ;) E’ un argomento interessante, ma di gran lunga più interessante è la possibilità di contestualizzare la formazione in base al bisogno specifico.

Prendiamo ad esempio un settore che ha bisogno di tanta formazione: le vendite. Attualmente i CRM Vendor (e parlo anche di quelli più “smart” come Salesforce, Sugar e Zoho) sono concentrati sul processo. Concedimi uno sfogo: che monotonia…che noia questi processi! Questo approccio aliena completamente la componente umana, ritenendo che una vendita fatta bene derivi (solo) dal seguire un determinato funnel.

I tempi sono cambiati, e il cambiamento è una costante in fase di accelerazione. Il miglior venditore non è quello che segue meglio il processo, o (come succedeva tempo fa) quello più aggressivo. Oggi il venditore migliore è quello che conosce meglio il prodotto, dunque colui che ha ricevuto la migliore formazione in merito.

Ebbene, in nessun CRM è prevista la possibilità di richiamare pillole formative legate alle esigenze del cliente. Avere a disposizione risorse formative in ogni momento della vita aziendale è invece la chiave per il corretto sviluppo delle competenze.

4. Domanda provocatoria. Oggi Facebook è molto utilizzato (al pari di Linkedin) da chi seleziona personale e per la ricerca di figure professionali. Un giorno sarà possibile formarsi sui Social Media?

Dipende. Io sono convinto che, da un punto di vista strettamente personale, le bacheche dei Social Network, dove scorrono argomenti di ogni genere, ci stiano già informando e formando. Dunque, magari anche inconsciamente, alcune attività formative hanno già cambiato paradigma.

Non dimentichiamoci però che i Social Network sono tali in quanto luogo di condivisione di ciò che accade in altri posti, digitali o reali che siano. Dunque, uno scenario molto interessante è quello nel quale un utente condivide su un Social Network un corso particolarmente interessante che intende frequentare o che ha frequentato.

Addirittura, nel nuovo profilo Linkedin è possibile mappare il proprio percorso formativo, oltre a quello di carriera. Immagino dunque a breve un modulo Docebo che sincronizzi l’attività formativa avvenuta nella piattaforma di E-Learning con il profilo Linkedin dell’utente, integrandolo automaticamente con queste informazioni.