Da oggi inizio una serie di interviste a persone e aziende che scopro meritevoli di essere citate per l’ottima professionalità e qualità dei servizi. L’azienda da cui parto è  ZoneCreative di Biella. Hanno dimostrato con le loro eccellenti produzioni un impegno e dedizione nella produzione mirata per il microstock, coinvolgimento del pubblico sul territorio, idee innovative e operazioni virali.
Daniele, Marco, Alessandro e Davide: quattro giovani professionisti, ognuno specializzato in un campo della comunicazione, lavorano in sinergia e si sono prestati alle mie domande alla Marzullo del web.

1. La creatività è innata oppure si può formare con lo studio?
A noi piace pensare che la creatività sia la “capacità di creare con l’intelletto” e per tanto come tutte le capacità, possa essere formata, allenata e perfezionata.
Certamente una componente innata può fornire i giusti stimoli per garantirsi quella dose indispensabile di entusiasmo, ma è solo attraverso una costante ricerca che si possono ottenere risultati davvero interessanti. Il giusto equilibrio tra l’umiltà di riconoscere i propri limiti e l’ambizione di eccellere è probabilmente l’ingrediente segreto per una buona produzione creativa.
Nel nostro caso si aggiunge poi la variabile della cooperazione: una situazione con la quale si devono confrontare tutte le realtà che lavorano in gruppo. Avere a disposizione quattro menti invece di una è certamente una risorsa in termini assoluti, ma è importante un corretto coordinamento per garantire la continuità del processo creativo e un corretto flusso di lavoro in ambito produttivo.

2. Picasso diceva che “I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano”, come interpretate questa frase? Ispirarsi a creazioni fatte da altri è “rubare”?
Nel nostro ambiente, il “furto creativo” è un argomento molto discusso ed è soggetto alle più svariate interpretazioni.
La storia ci insegna che il patrimonio creativo non può essere considerato “di proprietà” e che dietro ad ogni grande opera d’ingegno, si nasconde sempre una sapiente re-interpretazione di ragionamenti risolti da altri in passato. Ogni prodotto creativo è quindi l’evoluzione di infiniti altri pensieri che l’artista deve saper filtrare, scomporre e poi riplasmare in un nuove forme.
A delineare il limite tra ispirazione e plagio, crediamo ci si possa affidare solo al buon senso e al rispetto per il lavoro degli altri.

3. Un gruppo di creativi, come siete voi, ha un leader? Qualcuno che tracci una linea, oppure avete processi comuni di elaborazione delle idee?
ZoneCreative ha consolidato negli anni un flusso di lavoro ben delineato, finalizzato a ottimizzare la produzione. Gestiamo la creazione delle nostre idee tramite due riunioni settimanali: una creativa ed una organizzativa.
Non esiste quindi un vero capo, ma una corretta distribuzione dei ruoli in base alle competenze personali. La “vita” di un’idea, dalla sua nascita fino alla distribuzione, è normalmente divisa in cinque fasi: progettazione, pre-produzione, produzione, post-produzione e promozione. All’interno di questi momenti, ognuno di noi trova un suo spazio preciso, in funzione della tipologia del prodotto.

Nel video sotto, l’azienda ha fatto una sintesi della loro produzione più recente. I loro prodotti hanno un pubblico internazionale anche grazie a iStockphoto con cui collaborano dal gennaio 2006.
Concludo che anche in questa Italia in crisi escono e si distinguono aziende creative che poi esportano i loro prodotti anche all’estero.
Ma allora questa crisi, che non sia solamente una crisi di idee e di creatività?

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