Credo che LinkedIn sia una piattaforma spesso sottovalutata da quelli che fanno comunicazione digitale. La si considera poco frequentata, noiosa, un ambiente nel quale non sono ben chiare le opportunità e i modi per distinguersi con i propri contenuti.
In verità su LinkedIn c’è un grande pubblico che cerca informazioni e la possibilità di mettersi in contatto con altri professionisti. Ricordo che è il mezzo principale con cui attualmente i reclutatori cercano figure di medio/alto livello. La piattaforma ha oltre 330 milioni di utenti e 2 milioni di gruppi di discussione sui i più vari argomenti professionali. Scrivendo questo post ho fatto un giro sugli Analytics del mio blog con riferimento all’ultimo mese e ho visto che il 20% delle visite arriva da LinkedIn, mentre solo il 5% da Google Plus dove ho il triplo del seguito.
Con l’acquisizione di Pulse e con l’aver reso possibile a tutti gli utenti la creazione di post strutturati al suo interno, sono in molti a chiedersi se LinkedIn non sia in procinto di diventare un nuovo gigante dei media. Se lo chiede anche William Arruda su Forbes.com citando l’esempio di una giornalista, Kathy Caprino, che con 31.000 connessioni, ha scritto un post che ha ricevuto 2,8 milioni di visualizzazioni. Secondo l’autore gli utenti LinkedIn, rispetto a quelli di altri social, sono più propensi a condividere contenuti che in questo modo saranno più letti.
Naturalmente, la regola principale per farsi condividere sarà non parlare di sè o della propria attività attraverso le classiche autocelebrazioni, ma rendendo un servizio ai lettori con un contenuto interessante.

LinkedIn Pulse è il blogging del  futuro?

Forse il futuro del blogging è proprio questo: piattaforme che consentono l’accessibilità attraverso la loro app e si curano di tutto, dalla formattazione alla distribuzione. Vince chi meglio riuscirà a crearsi una community e contenuti capaci di fare la differenza, sgravati da hosting, SEO e manutenzioni al proprio blog. Personalmente, continuerò, almeno per ora a puntare sul blog di proprietà, per le motivazioni che già conoscete. Per chi non volesse aprire un proprio blog consiglio vivamente di utilizzare LinkedIn Pulse come piattaforma di blogging: garantisce un’ottima visibilità interna (gli utenti collegati a voi ricevono una notifica ogni volta che inserite un post), pulsanti di condivisione e ottime possibilità di distribuzione in un canale professionale.