Non sono un commerciale, non ho la capacità e credo sia uno dei lavori più stressanti e faticosi che ci siano dopo le miniere di carbone. Conversando con amici che fanno questo duro mestiere mi faccio spesso 4 risate ascoltando le risposte dei clienti, una delle più gettonate è:

non mi serve essere sui social network, anzi è meglio non esserci, così i clienti non possono scrivere critiche e sputtanarmi su Facebook…

Spettacolo! In pratica pensano che se non hanno una pagina Facebook o similia gli utenti non avranno spazio per criticarli e parlare male di loro.
Io posso essere d’accordo con chi decide di non fare alcun investimento per la promozione sulle reti sociali, uno punta sul tipo di promozione che ritiene più opportuno. La gestione della reputazione però no, amici e colleghi imprenditori, sulle piattaforme sociali rischiate veramente grosso.
Uomo d’affari britannico Syed Hasan ad inizio mese ha subito la perdita dei bagagli da parte della compagnia aerea British Airways, non è la prima volta che accade, ma l’utente decisamente infastidito ha deciso di fare qualcosa per accelerare il processo di ritrovamento, che a suo dire, andava troppo per le lunghe.
Cosa può fare un utente con poche decine di follower contro una potente multinazionale, che al contrario della maggioranza della aziende italiane, ha un potente ufficio per la gestione delle crisi e della reputazione?

Ha promosso un Tweet a pagamento (promoted tweet) spendendo 1.000 dollari!
“Don’t fly @BritishAirways. Their customer service is horrendous.”

L’effetto è stato dirompente, ha impegnato la compagnia sui social per giorni con una risonanza spaventosa. Nelle prime sei ore ha ottenuto 26.000 retweet, l’articolo conseguente su Mashable ha ottenuto 5.000 condivisioni su Facebook e Twitter ed ha fatto parlare la stampa di mezzo mondo.

Incredibilmente il bagaglio è stato ritrovato alla velocità della luce con tanto di scuse pubbliche da parte della compagnia.

Se proprio non credete nella promozione sui social network, non potete pensare nemmeno lontanamente a non gestirli e non gestire la vostra reputazione, il futuro si farà sempre più su quello che la gente pensa di voi e dei vostri prodotti o servizi.