Negli ultimi giorni ho ricevuto molti omaggi da aziende più o meno note, l’anno scorso ne ricevevo molti meno di questi cadeau. Lo scopo di questa pratica è ottenere dal blogger che ne parli sul sito oppure che li posti sui suoi canali sociali in modo da ottenere una piccola promozione grazie al seguito dell’interessato. Non nego di aver preso parte, in passato, a queste forme di mini promozione e di aver condiviso sui social l’oggetto donato. Ho smesso da quando mi è arrivata della carta igienica con il mio nome, da quel momento ho riflettuto e non mi sono più sentito di continuare perché intaccava la reputazione e il mio prestigio personale. Non voglio sembrare superiore e i colleghi che si sentono di farlo fanno benissimo a condividere.

Come ho raccontato in una recente intervista ad Augure Italia: “Un blogger con un’ampia community tiene sempre conto della sua reputazione personale e difficilmente si esporrà parlando di un determinato prodotto semplicemente per averlo ricevuto in omaggio soprattutto se questo non lo convince. È sicuramente più utile la sua partecipazione ad un evento organizzato dall’azienda produttrice del prodotto avendo cura di fargli conoscere le logiche che hanno portato l’azienda stessa alla creazione del prodotto che deve pubblicizzare.”

I blogger sono come giornalisti, affamati di informazioni e nuove cose da raccontare. Le aziende che producono servizi e prodotti devono considerare un metodo di coinvolgerli attraverso contatti diretti e inviti in azienda, prima di inviare qualsiasi prodotto omaggio, inoltre rispettare l’etica e l’argomento in cui si è specializzato il blogger. Non è il caso di inviare dei salami ad un fashion blogger, oppure un arricciacapelli ad uno che parla di telefonia.